PRIGIONIA DI GUERRA
Contributi e studi sulla prigionia di guerra italiana dal 1861 al 1945 con accenni a quelle antecedenti e a ad altre prigionie dal 1900 ad oggi. Spazio di ricerca del CESVAM - Istituto del Nastro Azzurro (Curatore:Massimo Coltrinari) email:centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org)
Traduttore
giovedì 10 luglio 2025
Progetto 2022/2 La Prigionia italian in mano britannica - Kenya.
lunedì 30 giugno 2025
venerdì 20 giugno 2025
Progetto 2020/1 La prigionia Italiana in mano britannica - Kenya 1041-1947
Si riporta la Prefazione del Volume
Africa Orientale Italiana 1935 -1940 - Impero: tra mito e realtà, Roma, Archeoares, 2025
Lo studio della prigionia di guerra presuppone sempre l’analisi fattuale dei precedenti cicli operativi che hanno dato origine alla prigionia stessa. Non fa eccezione la prigionia italiana in mano britannica, in particolare in Kenya, nella seconda guerra mondiale. Pertanto è stato quindi conseguente prendere in esame gli avvenimenti che si sono svolti dal 1935 al 1940 in Etiopia, ma anche in Eritrea, e Somalia, territori che all’indomani dei medesimi si denominò Africa Orientale Italiana (A.O.I.). L’arco di tempo considerato si conclude con la vittoria dei Britannici che accettarono la resa delle truppe italiane in A.O.I. che furono avviati in prigionia. Il presente volume è il primo che viene edito a premessa di quello che descriverà la prigionia in Kenya. È una pagina di storia militare italiana molto interessante. Le premesse sono esaltanti: tutto iniziò con l’attacco all’unico stato sovrano africano, presente alla Società della Nazione con una guerra che ebbe dei risvolti degni di nota. Non fu lesinata nessuna risorsa. L’aspetto del sostegno logistico fu da manuale: al soldato italiano in questa guerra non mancò nulla ed ebbe tutto se non in abbondanza almeno più che sufficientemente, anche operando in un terreno non certo facile e di scarse risorse locali. Anche sotto il profilo psicologico ebbe un sostegno particolare: tutta la Nazione diede il suo sostegno. La vittoria conseguita sul campo si tramutò in un trionfo e, come è stato ampiamente documentato da Renzo de Felice, il regime ebbe i suoi anni del consenso, consenso di ampissima portata e che non riuscì a ripetere negli anni successivi con le altre iniziative sia di politica interna che estera. Su questo successo del regime occorre ritornare a riflettere. Sulla base dei documenti di archivio, lasciate dagli stessi protagonisti e disponibili fin dagli anni ’80 del secolo scorso, si deduce che la realtà nel nostro Impero non era quella che si credeva. La stessa guerra, condotta da colui che al ritorno fu osannato come uno dei generali più capaci della nostra recente storia militare, nelle sue reali dimensioni non sembra essere quella che fu presentata. Lasciata Etiopia dopo aver conquistato la capitale e solo il 10% del territorio, Badoglio non era riuscito ad annientare e distruggere il grosso delle forze armate etiopi, che rimasero in armi ed alimentarono una guerriglia che praticamente non fu mai estinta. La presenza italiana nel territorio sotto il profilo politico, amministrativo, economico, sociale lascia molte ombre, anche considerato che siamo ancora in una era il cui colonialismo europeo, seppure al tramonto, giustificava politiche non certo apprezzabili ed esaltati di esercizio del dominio. La missione di civiltà che l’Italia si era incaricata di svolgere in Etiopia, così come nelle altre colonie, ovvero in Eritrea e in Somalia, era più sulla parola che nei fatti. Nell’immaginario collettivo i soldati che lasciano il fucile per prendere il piccone e la carriola per costruire strade ebbe effetto sulla pubblica opinione italiana di allora, ma spesso queste strade dovevano essere costruite per lo spostamento di truppe, e quindi per il controllo del territorio, che altrimenti rimaneva in mano alla formazione ribelli che facevano capo al Negus riparato all’estero. Esistono tanti spunti della nostra presenza in Africa Orientale Italia in cui esiste un divario tra quanto si raccontava e quanto la relata dettava. Scostamenti che emergono in maniera evidente dalla consultazione delle carte di archivio lasciate dai protagonisti di allora, ma non solo quelli di vertice, anche dai coloro che svolgevano funzioni dirigenziali, direttive ed esecutive. Scostamenti evidenti che, se messi in sistema, fanno emergere una realtà, che ovviamente non è conosciuta nei suoi dettagli, che fa apparire la narrazione che conosciamo di questi avvenimenti, tutta basata sulla propaganda, non accettabile. Il volume pone l’accento, sempre attingendo dalle carte dei protagonisti di vertice italiani della ribellione etiope, che nella sostanza è la difesa di uno Stato sovrano dalla occupazione straniera, e, soprattutto, dal regime di occupazione instaurato. Una ribellione, che possiamo chiamare senza pudori resistenza alla presenza italiana che porta pagine che, a parti invertite, saranno scritte in Italia nei territori sotto occupazione tedesca. Il volume, quindi, vuole offrire materiali documentari per comprendere le orgini della prigionia italiana in mano britannica, con una analisi della situazione che prescinde dagli aspetti militari, che saranno trattati nel prossimo volume.
Il Collegio dei Redattori
della
RIVISTA “QUADERNI del NASTRO AZZURRO”
martedì 10 giugno 2025
Progetto 2020/2 La Prigionia Italiana in Mano Britanni - Kenya
Si riporta la presentazione apposta dal Presidente Nazionale al Volume 1° dedicato al tema della Prigionia in Kenya, da titolo A.O.I. Impero: tra realtà e propaganda, Roma, Archeares, 2025
Il volume può essere chiesto a: segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org
Presentazione
Le giornate del Decorato sono sempre state un momento
significativo nella vita dell’Istituto del Nastro Azzurro e sorgenti fecondi di
future iniziative.
La Giornata del Decorato di Torino del 2018, oltre a
ricordare e a rendere omaggio alla epopea del Comitato Militare Piemontese ed
ai suoi componenti che caddero con dignità al Poligono del Martinetto, tutti
Medaglie d’Oro al Valore Militare alla Memoria, è stata caratterizzata dai temi
del convegno di studi che accompagnano sempre queste giornate.
Nella prestigiosa Aula Magna della Scuola di
Applicazione d’Arma, tra i vari temi trattati, vi fu anche quello della figura
del Duca d’Aosta, Medaglia d’Oro al Valor Militare, Vicerè d’Europa, morto in
prigiona dopo una difesa degna di nota dell’Impero. Su quelle relazioni fu
improntato un progetto dedicato alla prigionia italiana nella seconda guerra
mondiale, tema scarsamente trattato, focalizzato, oltre sulla figura del Duca
d’Aosta, anche sulla prigionia italiana in mano britannica in Kenya.
Ora ho il piacere e l’onore di presentare le ricerche
che da quella data si sono sviluppate e che si sono concretizzate con la
edizione di questo volume e di quelli che seguiranno a breve a significare la
vitalità dell’Istituto anche sul versante delle ricerche e dell’impegno
culturale.
Il Presidente
dell’Istituto del Nastro
Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare.
gen. Carlo Maria Magnani
venerdì 30 maggio 2025
2 giugno 1867 Quando i Pontifici non facevano prigionieri
La fallita rivolta a Roma ebbe il suo finale tragico con la uccisione di Giuditta Tavani Arquati incinta
La spietatezza della reazione significò come il potere temprale dei Papi temesse i suoi avversari, uccidendoli spietatamente, comprese le donne
martedì 20 maggio 2025
Rivista QUADERNI N. 1 DEL 2025 Gennaio Marzo 2025
Nota redazionale: (massimo
coltrinari, direttore)
Numero dedicato nelle
sue pagine di apertura, dopo l’Editoriale del Presidente Magnani alla Comunicazione del Nastro Azzurro, alla
giornata della Donna che cade, come noto, ogni anno l’8 marzo. Si riporta i
contributi e la cronaca della consegna dell’Emblema Araldico alla Signora
Giovanna Paolone Piermanni, consorte della Medaglia d’Oro al Valore Militare
“alla memoria” Sergio Piermanni. A sottolineare questo momento la copertina
riporta la scultura “”Le Pagine del Coraggio” scultura predisposta per
l’occasione, mentre la IV di copertina è ancora dedicata ad una donna ed ad un
suo volume. Questo dopo aver dedicato spazio alla Giornata della Memoria ( 27
Gennaio)
Nella parte “Il mondo
da cui veniamo: la Memoria”, Giorgio Madeddu, nel quadro delle ricerche
dedicate alla Storia dell’Istituto del Nastro Azzurro, con ampia iconografia,
riporta la cronaca della inaugurazione della Via dei Fori Imperiali a Roma nel
quadro della Adunata dei Decorati al Valore Militare (28 ottobre 1933); segue
in Dibattiti, Manuel Vignola che tratta dell’uso della Medaglia d’Oro come
strumento diplomatico e non come ricompensa per atti eroici individuali: quindi,
sempre in Dibattiti, Roberto Allegro, ricostruisce la Battaglia di Mortara del
18489, sulla base della sua tesi discussa al Master di Storia Militare
Contemporanea. In Archivio, Alessia Biasiolo ci propone uno dei misteri più
fitti della fine della guerra, l’Oro di Dongo. Ancora Giorgio Madeddu, dalla
Sardegna, ci manda una nota sui 110 anni di esistenza della leggendaria Brigata
“Sassari”, come dovuto omaggio a questa Unità delle nostre Forze Armate pregna
di valore e tradizioni.
Nella Parte “Il Mondo
in cui viviamo: la realtà d’oggi” tutti articoli hanno alla base la Tesi di
Master discussa dagli Autori al Master di “Terrorismo e Antiterrorismo
internazionale. Andrea Rota, ci parla delle fonti aperte al servizio della
sicurezza del paese, Mirko Leone del “ Virtual Human Intelligence”, e Guido
Andrea Caironi di un particolare aspetto aeronautico in ambito Guerra Fredda.
Le tradizionali
rubriche completano questo numero
Infine, una
annotazione sula politica di distribuzione della Rivista “QUADERNI”:
l’Indirizzario da questo numero è organizzato su chi ne ha fatto richiesta
orale o scritta e chi è impegnato nelle ricerche CESVAM, con le dovute
eccezioni; vengono tolti tutti quei indirizzi che erano stati adottati per far
conoscere le attività del CESVAM e quindi dell’Istituto del Nastro Azzurro.
Sono anche aggiornati le condizioni di abbonamento, come pubblicato in ultima
pagina. Decadono tutte le condizioni degli anni precedenti.
I
di Copertina: Scultura “Le Pagine del Coraggio” della scultrice Paola Grizi,
donata al Comune di Potenza Picena in occasione della Giornata della Donna 2025
nel quadro della consegna dell’Emblema Araldico conferito alla MOVM “Alla
Memoria” Maresciallo Capo dell’Arma dei Carabinieri Sergio Piermanni alla
Sig.ra Giovanna Paolone Piermanni,
IV
di Copertina Monica Apostoli, Il Genio “Telegrafisti” nella Grande Guerra. 3° e
7° Reggimento Genio, Roma,
Istituto del Nastro Azzurro Centro Studi sul Valore Militare, 2023
Il presente numero è
stato chiuso in tipografia il 28 marzo 2025
sabato 10 maggio 2025
INFOCESVAM N. 2 DEL 2025 Marzo Aprile 2025
INFOCESVAM
BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE
centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
____________________________________________________________________
ANNO XII, 63/64/, N. 2, Marzo Aprile 2025, 1 maggio 2025
XII/2/976 La decodificazione di questi numeri è la seguente: XII anno di edizione, 2 il Bimestre di edizione di INFOCESVAM, 976 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro Azzurro, in funzione del supporto scientifico alla offerta formativa dei Master. Inoltre dal gennaio 2023 ha assunto anche la funzione di aggiornamento delle attività di implementazione dell’Archivio Digitale Albo d’Oro Nazionale Dei Decorati al Valor Militare Italiani e Stranieri dal 1793 ad oggi, con la pubblicazione di un ANNESSO. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo stesso argomento
XII/2/977 – Con questo numero il Bollettino Notizie del CESVAM raggiunge i 1000 post pubblicati dal n. 1 ad oggi.
XII/2/978 – Questo numero di INFOCESVAM è in gran parte dedicato allo stato di avanzamento dei progetti più recenti.
XII/2/979 – Progetto 2024/3 – Titolo. “Dal Corpo Italiano di Liberazione ai Gruppi di combattimento”. Terminata la raccolta del materiale documentario e di quello iconografico. Predisposto il manoscritto 1.
XII/2/980 - Il Blog www.valoremilitare.blogspot.com ha avuto nel mese di Gennaio 2025 n. 1122 contatti (Dicembre 2024 erano stati 1122). Nel mese di Marzo 2025 i contatti sono stati 9916. Nel Mese di Aprile sono stati 8102. In totale dalla sua apertura i contatti sono stati 218743 La tendenza è, quindi, ancora positiva.
XII/2/981- In distribuzione il n. 1 del 2025 della Rivista QUADERNI. Numero Copie su carta 250, di cui 200 in distribuzione, 10 Archivio Emeroteca, 40 a disposizione.
XII/2/982- E’ stato stabilito che il Collegio dei Docenti presso ai Master attivati si riunirà nelle modalità concordate ogni Giovedì del mese alla Aula 3 della Sede della Università dalle 9 alle 13
XII/2/983 - Progetto Interno. “ L’affondamento del Piroscafo requisito “Conte Rosso” 24 maggio 1941. La Edizione del volume è esaurita. La Federazione di Asti predispone un piano di ulteriore sviluppo del Progetto, che sarà data notizia dei contenuti nel prossimo numero.
XII/2/984 – Progetto 2024/4 “Dal Corpo di Liberazione ai Gruppi di Combattimento”Il Sig. Moriggi, di Rimini, Socio della Federazione del Nastro Azzurro di Cesena, figlio del gen. Moriggi ha dato materiale documentario ed iconografico pere il completamento del progetto
XII/2/985 – Il 27 Aprile 2025 si è tenuta a Roma, la Giornata del Decorato 2025.
XII/2/986 – Il termine per la consegna della Tesi per l’ammissione alla discussione di Laurea per la sessione estiva ( Anno Accademico 2024 – 2025 ed anni accademici precedenti) è fissato al 6 maggio 2025. La sessione di Laurea si terra un giorno tra l’ultima settimana di giugno alla prima settimana di luglio
XII/2/987 – Progetto 2023/1 – La Divulgazione. Il Catalogo “Le Edizioni a Stampa” 2014-2024”. è in distribuzione presso le Biblioteche, le Scuole e gli Istituti e a chi ne fa richiesta. Raccoglie tutte le pubblicazioni edite tramite la esecuzione dei progetti in essere sia interni che esterni
XII/2/988 – E’ in preparazione il “CESVAM REPORT” Settembre 2021 – Agosto 2025. N 4 della Rivista QUADERNI” che completa i Report Settembre 2014 – Agosto 2019 (2019) e Settembre 2019 – Agosto 2021 ( 2021).
XII/2/989 – Progetto 2020/2 Prigionia italiana in mano Britannica 1941 -1947. Il Primo volume Africa Orientale Italiana 1935-1940. “Impero: tra realtà e propaganda” è nella versione Manoscritto 5. La copertina è stata composta ed edita.
XII/2/990 – Progetto 2024/3 – Progetto “ Il Valore Militare e le Fosse Ardeatine”. Raccolto il materiale iconografico e documentario. Collaborazione con Aladino Lombardi. Contatti diretti con la Direzione del Museo della Liberazione di Via Tasso a Roma. Predisposto il Manoscritto n. 1 .
XII/2/991 – Collaborazione CESVAM – Associazioni. Cesena. Il 22 parile 2025 il Direttore del CESVAM ha tenuto una conferenza sul tema “A 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. La Sconfitta. Il posizionamento dell’Italia nella realtà internazionale. Dal Trattato di Pace del 10 febbraio 1947 ad oggi ( fine della NATO?).”
XII/2/992 - Canale You Tube dedicato all’Istituto del Nastro Azzurro. Mese di Marzo, 4 Video, mese di Aprile, 4 video. Redazione ed edizione a cura del CESVAM I video sono trasmessi ogni giovedì, (ore 08.00). Titolo Canale ISTITUTO NASTRO AZZURRO CESVAM
XII/2/993 – Collaborazione CESVAM – Associazioni. Il 14 Maggio pv. Presso il CASD Centro Alti Studi per la Difesa si terrà un Convegno Il Collegio Militare di Roma e La “Nunziatella” storie convergenti” in collaborazione con L’Associazione Ex Allievi della Nunziatella Sezione del Lazio
XII/2/994 – Progetto 2024/2 – Progetto “ 80° della Liberazione. 1944. I Martiti di Fiesole e gli Eccidi in Toscana”. Collaborazione con la Federazione Regionale della Toscana. Coautore Manuel Vignola. Raccolti i materiali documentari e iconografici. Predisposto il Manoscritto 1
XII/2/995 -Le sessioni di laurea estive dei Master di 1. Liv. in Storia Militare Contemporanea, Politica Militare comparata, e Terrorismo ed Antiterrorismo internazionale si terranno nella seconda quindicina di giugno 2025. (www.unicusano.it/master)
XII/2/996 - Gli articoli, note ed altro materiale per la rivista QUADERNI devono essere inviati alla Redazione (quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org) entro il 15 maggio 2025 p.v., per la valutazione e la preparazione del N. 3 del 2025. (Uscita luglio 2025)
XII/2/997 – Progetto 2024/1 – “80° della Guerra di Liberazione. Monte Marrone. 1 -10 Aprile 1944. la svolta. Raccolto il materiale documentario ed iconografico. Predisposto in bozza i capitoli I; II, III, e la Bibliografia generale e di pertinenza. Predisposto il Manoscritto 1.
XII/2/998- Si è svolto a Roma il 26 marzo 2025 il Convegno di Studi e Ricerca “ Verso il Congresso Nazionale. Chi siamo, Cosa facciamo, Cosa vogliamo Dove Andiamo”. Pubblicati nelle varie filiere diversi interventi. Risultati: E’ emerso il dato che il CESVAM impronterà la sua azione nel futuro in base alle varie situazioni secondo il principio della “geometria variabile”, concetto ampiamente illustrato in vari interventi e note.
XII/2/999 – In Tipografia per la stampa il n. 2 del 2025 della Rivista QUADERNI. Numero Copie su carta 250, di cui 200 per la distribuzione, 10 Archivio Emeroteca, 40 a disposizione
XII/2/1000 - Prossimo INFOCESVAM (maggio - giugno) sarà pubblicato il 1 luglio 2025. I precedenti numeri di INFOCESVAM (dal gennaio 2020) sono pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM. e sui vari blog sia storici e che geografici.
(a cura di Massimo Coltrinari) info: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
mercoledì 30 aprile 2025
Visualizzazioni Aprile 2025
Gli accessi per visualizzazione nel mese di Aprile 2025 per questo blog sono stati 733, contro i 515 del mese precedente.,, per un totale dalla apertura del Blog di 74308
domenica 20 aprile 2025
Volume: Africa Orientale Italiana 1935 -1940 Impero: Tra Realtà e Propaganda 1935 -1940. Prefazione
Si riporta la Prefazione del Collegio dei Redattori della Rivista " QUADERNI DEL NASTRO AZZURRO" al volume in oggetto.
Prefazione
Lo
studio della prigionia di guerra presuppone sempre l’analisi fattuale dei
precedenti cicli operativi che hanno dato origine alla prigionia stessa. Non fa
eccezione la prigionia italiana in mano britannica, in particolare in Kenya,
nella seconda guerra mondiale. Pertanto è stato quindi conseguente prendere in
esame gli avvenimenti che si sono svolti dal 1935 al 1940 in Etiopia, ma anche
in Eritrea, e Somalia, territori che all’indomani dei medesimi si denominò
Africa Orientale Italiana (A.O.I.). L’arco di tempo considerato si conclude con
la vittoria dei Britannici che accettarono la resa delle truppe italiane in
A.O.I. che furono avviati in prigionia. Il presente volume è il primo che viene
edito a premessa di quello che descriverà la prigionia in Kenya. E’ una pagina
di storia militare italiana molto interessante. Le premesse sono esaltanti:
tutto iniziò con l’attacco all’unico stato sovrano africano, presente alla
Società della Nazione con una guerra che ebbe dei risvolti degni di nota. Non fu
lesinata nessuna risorsa. L’aspetto del sostegno logistico fu da manuale: al
soldato italiano in questa guerra non mancò nulla ed ebbe tutto se non in
abbondanza almeno più che sufficientemente, anche operando in un terreno non
certo facile e di scarse risorse locali. Anche sotto il profilo psicologico
ebbe un sostegno particolare: tutta la Nazione diede il suo sostegno. La
vittoria conseguita sul campo si tramutò in un trionfo e, come è stato
ampiamente documentato da Renzo de Felice, il regime ebbe i suoi anni del
consenso, consenso di ampissima portata e che non riuscì a ripetere negli anni
successivi con le altre iniziative sia di politica interna che estera. Su
questo successo del regime occorre ritornare a riflettere. Sulla base dei
documenti di archivio, lasciate dagli stessi protagonisti e disponibili fin
dagli anni ’80 del secolo scorso, si deduce che la realtà nel nostro Impero non
era quella che si credeva. La stessa guerra, condotta da colui che al ritorno
fu osannato come uno dei generali più capaci della nostra recente storia
militare, nelle sue reali dimensioni non sembra essere quella che fu
presentata. Lasciata Etiopia dopo aver conquistato la capitale e solo il 10%
del territorio, Badoglio non era riuscito ad annientare e distruggere il grosso
delle forze armate etiopi, che rimasero in armi ed alimentarono una guerriglia
che praticamente non fu mai estinta. La presenza italiana nel territorio sotto
il profilo politico, amministrativo, economico, sociale lascia molte ombre,
anche considerato che siamo ancora in una era il cui colonialismo europeo,
seppure al tramonto, giustificava politiche non certo apprezzabili ed esaltati
di esercizio del dominio. La missione di civiltà che l’Italia si era incaricata
di svolgere in Etiopia, così come nelle altre colonie, ovvero in Eritrea e in
Somalia, era più sulla parola che nei fatti. Nell’immaginario collettivo i
soldati che lasciano il fucile per prendere il piccone e la carriola per
costruire strade ebbe effetto sulla pubblica opinione italiana di allora, ma
spesso queste strade dovevano essere costruite per lo spostamento di truppe, e
quindi per il controllo del territorio, che altrimenti rimaneva in mano alla formazioni
ribelli che facevano capo al Negus riparato all’estero. Esistono tanti spunti
della nostra presenza in Africa Orientale Italia in cui esiste un divario tra
quanto si raccontava e quanto la relata dettava. Scostamenti che emergono in
maniera evidente dalla consultazione delle carte di archivio lasciate dai
protagonisti di allora, ma non solo quelli di vertice, anche dai coloro che
svolgevano funzioni dirigenziali, direttive ed esecutive. Scostamenti evidenti
che, se messi in sistema, fanno emergere una realtà, che ovviamente non è
conosciuta nei suoi dettagli, che fa apparire la narrazione che conosciamo di
questi avvenimenti, tutta basata sulla propaganda, non accettabile. Il volume
pone l’accento, sempre attingendo dalle carte dei protagonisti di vertice
italiani della ribellione etiope, che nella sostanza è la difesa di uno Stato
sovrano dalla occupazione straniera, e, soprattutto, dal regime di occupazione
instaurato. Una ribellione, che possiamo chiamare senza pudori resistenza alla
presenza italiana che porta pagine che, a parti invertite, saranno scritte in
Italia nei territori sotto occupazione tedesca. Il volume, quindi, vuole
offrire materiali documentari per comprendere le orgini della prigionia
italiana in mano britannica, con una analisi della situazione che prescinde
dagli aspetti militari, che saranno trattati nel prossimo volume.
Il Collegio dei Redattori
della
RIVISTA “QUADERNI”
giovedì 10 aprile 2025
sabato 29 marzo 2025
Volume: Africa Orientale Italiana 1935 -1940 Impero: Tra Realtà e Propaganda 1935 -1940. Presentazione di Carlo Maria Magnani
Nel quadro della Prigionia in Mano alla Gran Bretagna ( Seconda Guerra Mondiale) si riporta la presentazione al Volume da parte di Carlo Maria Magnani, Presidente dell'Istituto del Nastro Azzurro.:
"Le giornate del Decorato sono sempre state un momento
significativo nella vita dell’Istituto del Nastro Azzurro e sorgenti fecondi di
future iniziative.
La Giornata del Decorato di Torino del 2018, oltre a
ricordare e a rendere omaggio alla epopea del Comitato Militare Piemontese ed
ai suoi componenti che caddero con dignità al Poligono del Martinetto, tutti
Medaglie d’Oro al Valore Militare alla Memoria, è stata caratterizzata dai temi
del convegno di studi che accompagnano sempre queste giornate.
Nella prestigiosa Aula Magna della Scuola di
Applicazione d’Arma, tra i vari temi trattati, vi fu anche quello della figura
del Duca d’Aosta, Medaglia d’Oro al Valor Militare, Vicerè d’Europa, morto in
prigiona dopo una difesa degna di nota dell’Impero. Su quelle relazioni fu
improntato un progetto dedicato alla prigionia italiana nella seconda guerra
mondiale, tema scarsamente trattato, focalizzato, oltre sulla figura del Duca
d’Aosta, anche sulla prigionia italiana in mano britannica in Kenya.
Ora ho il piacere e l’onore di presentare le ricerche
che da quella data si sono sviluppate e che si sono concretizzate con la
edizione di questo volume e di quelli che seguiranno a breve a significare la
vitalità dell’Istituto anche sul versante delle ricerche e dell’impegno
culturale.
Il Presidente
dell’Istituto del
Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare.
Gen. Carlo Maria
Magnani
Info:editoria.cesvam@istitutonastroazzurro.org
giovedì 20 marzo 2025
INFOCESVAM N. 1 DEL 2025 Gennaio Febbraio 2025
INFOCESVAM
BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE
MILITARE
centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
Canale You Tube: ISTITUTONASTROAZZURRO. - CESVAM
____________________________________________________________________
ANNO XII, 61/62/, N. 1, Gennaio
Febbraio 2025, 1 marzo 2025
XII/1/951 La
decodificazione di questi numeri è la seguente: XII anno di edizione, 1 il
Bimestre di edizione di INFOCESVAM, 951 il numero della comunicazione dal
numero 1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di
informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti
dell’Istituto del Nastro Azzurro, in funzione del supporto scientifico alla
offerta formativa dei Master. Inoltre dal gennaio 2023 ha assunto anche la
funzione di aggiornamento delle attività di implementazione dell’Archivio
Digitale Albo d’Oro Nazionale Dei Decorati al Valor Militare Italiani e
Stranieri dal 1793 ad oggi, con la pubblicazione di un ANNESSO. L’ultima
indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo stesso argomento
XII/1/952 – Aggiornamento
Blog – Sinossi – www.atlanteamerica.blogspot.com.
Carte e commenti sulla nuova visione della Amministrazione Trump. Nel mese di
febbraio ha avuto 1267 contatti, per un totale di 30 040. I post pubblicati
sono 520
XII/1/953 – Questo numero
di Infocesvam è dedicato principalmente ai risvolti statistici e alla situazione
dei Blog attivi sia storici che geografici che associativi.
XII/1/954 - La sessione
di laurea invernale (10 marzo 2025) del Master di 1. Liv. in “Terrorismo ed
antiterrorismo internazionale. Obiettivi, Piani Mezzi” si terrà il 10 marzo
2025. Si laureeranno 7 candidati. Tutti hanno espresso il desiderio di avviare
la collaborazione con il CESVAM (www.unicusano.it/master)
XII/1/955 Blog
www.ilregnodelsud.blogspot.com. ha completato alla data odierna i suoi
blog. È stato trattato il tema del I
Fronte della Guerra di Liberazione in vista dell’80 anniversario della fine
della guerra di Liberazione
XII/1/957 - Gli articoli,
note ed altro materiale per la rivista QUADERNI devono essere inviati alla
Redazione (quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org)
entro il 15 aprile 2025 p.v., per la valutazione e la preparazione del N. 2 del
2025. (Uscita giugno 2025)
XII/1/958 - Nei 11 blog
di Storia nel mese di gennaio 2025 i contatti sono stati 3429 (dicembre 2024:
3129) in totale. Con un aumento rispetto al mese precedente di circa 300 unità pari
ad un aumento del 20%.
XII/1/959 – Consegna
dell’Emblema Araldico. La Federazione Regionale delle Marche, in collaborazione
e su input del CESVAM ha organizzato il 16 gennaio 2925 a Recanati la Consegna
dell’Emblema araldico ai congiunti della MOVM Mario Alessandro Ceccaroni.
XII/1/960. A partire da giovedì
8 gennaio 2025 è stato aperto un Canale You Tube dedicato all’Istituto del
Nastro Azzurro. Tale Canale è stato inteso come vetrina dell’Istituto del
Nastro Azzurro e presenterà nel primo trimestre 2025 i Quadri componenti il
Manifesto del Centenario (vds). I video saranno trasmessi ogni giovedì, (ore 08.00).
Titolo Canale ISTITUTO NASTRO AZZURRO CESVAM
XII/1/961 – In
distribuzione il n. 4 del 2024 della Rivista QUADERNI. Numero Copie su carta
250, di cui 200 in distribuzione, 10 Archivio Emeroteca, 40 a disposizione
XII/1/962 - Nei 11 blog
di Storia nel mese di febbraio 2025 i contatti sono stati 6433 (febbraio 2025:
3429 in totale. Con un aumento rispetto al mese precedente di circa 3009 unità
pari ad un aumento del 1000%., in pratica i contatti si sono raddoppiati
XII/1/963 – Il 27 febbraio
2025 al Museo dei Granatieri Roma è stato presentato il 1 volume “Storia
Militare della Guerra Russo-Ucraina.1917 -2014 Volume I, Palladium Edizioni,
2024. Autori Giovanni Cecini e Mirco Campochiari. Il volume entra nelle
“Letture” del Master di Politica Militare Comparata
XII/1/964 – Il Blog www.unucispoleto.blospto.com
dal 1 gennaio 2025 ha assunto la denominazione di www.informazioneedintelligence.blogspot.com
. Tratta degli aspetti riguardanti il contributo alla cultura della sicurezza. Nel
mese di febbraio ha avuto 110 contatti, per un totale di 25563. I post
pubblicati sono 430
XII/1/965 – Nei 7 blog
Associativi e Divulgativi nel mese di gennaio 2025 i contatti sono stati 2133 (dicembre
2024: 2132) in totale. In pratica i contatti sono rimasti stabili né in
diminuzione né in aumento
XII/1/966 - La sessione
di laurea invernale del Master di 1. Liv. in Storia Militare Contemporanea si
terrà il 10 marzo 2025. Si laureeranno 6 candidati. Tutti hanno espresso il
desiderio di avviare la collaborazione con il CESVAM (www.unicusano.it/master)
XII/1/967 - Consegna
dell’Emblema Araldico. La Federazione Regionale delle Marche, in collaborazione
e su input del CESVAM organizzerà il 1 marzo 2925 a Potenza Picena in occasione
della Festa della Donna che cadrà il prossimo 8 marzo la Consegna dell’Emblema
araldico ai congiunti della MOVM Sergio Piermanni
XII/1/968 – Il Blog “www.uniformologia.blogspot.com
ha avuto nel mese di gennaio 2025 n. 1416 contatti (dicembre 2024 erano stati
1024). Nel mese di febbraio i contatti sono stati 1879. In totale dalla sua
apertura i contatti sono stati 12951. La tendenza per questo Bimestre è
positiva con oltre 400 contatti più ogni mese.
XII/1/969 - Nei 7 blog
Associativi e Divulgativi nel mese di febbraio 2025 i contatti sono stati 11863
(gennaio 2025: 2133) in totale. Questo aumento così vistoso è dovuto al numero
di contatti registrati per “www.valoremilitare,blogspot.com che ne ha avuto in
più 7861 rispetto al mese precedente di 9533.
XII/1/970 - L’esame
finale del Corso di approfondimento e specializzazione. in “Terrorismo ed Anti
Terrorismo internazionale si terrà il 10 (www.unicusano.it/master)
XII/1/971 - Nei 10 blog di
Carattere Geografico e Geopolitico
aggiornamento sinossi dei Master) nel mese di gennaio 2025 i contatti
sono stati 1890 in totale. Con un aumento rispetto al mese precedente (1667)
del 20%.
XII/1/972 - La Presidenza
Nazionale con circolare apposita ha chiesto ai Soci eventuali candidature per
le cariche istituzionali. La Circolare è stata inoltrata a tutti i componenti
del CESVAM. È stato proposto il Gen
Luigi Marsibilio (Federazione di Ancona) con le indicazioni di delega a
rotazione agli altri esponenti del CESVAM
XII/1/973 - Il Blog www.valoremilitare.blogspot.com ha avuto nel mese di Gennaio 2025 n. 1122 contatti (Dicembre 2024 erano stati
1122). Nel mese di febbraio i contatti sono stati 9533. In totale dalla sua apertura
i contatti sono stati 205945 La tendenza
per questo Bimestre è positiva e si rileva questo dato anomalo che il blog è
stato visitato da circa 10000 persone. Riportando l’edizione di QUADERENI ON
LINE il dato appare positivi, in chiave di divulgazione.
XII/1/974 – Nei 10 blog di
Carattere Storico nel mese di febbraio 2025 i contatti sono stati 10474 in
totale. Con un aumento rispetto al mese precedente (3726) del 289%.
XII/1/975 - Prossimo INFOCESVAM
(marzo- aprile) sarà pubblicato il 1 maggio 2025. I precedenti numeri di
Infocesvam (dal gennaio 2020) sono pubblicati su www.cesvam.org
e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM. e sui vari blog
sia storici e che geografici.
(a cura di Massimo Coltrinari)
info: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
lunedì 10 marzo 2025
Giorgio Madeddu La Damnatio ad Metalla Storia di prigionieri dellìimpero austro ungarico nella Sardegna nella prima guerra mondiale
Il volume è presso il Centro Studio sul Valore Militare - Emeroteca
Info: centrostudicevam@istitutonastroazzurro.org
venerdì 28 febbraio 2025
Giorgio Madeddu Contributo ad una Bibliografia sulla Prigionia in Sardegna nella Prima Guerra Mondiale
Bibliografia
Rossi, M., La presa di Vigevano, Milano, Societa
Editrice Niti, 2022
BIBLIOTECA
ASSOCIAZIONE MINERARIA SARDA, Resoconti delle Riunioni dell’Associazione
Mineraria Sarda, Anno XXI n. 9;
BRIGAGLIA
MANLIO, La Sardegna – Enciclopedia. Volume 1° sezione di Storia. Cagliari,
Edizioni della Torre, 1986
CARANDINI
NICOLÒ, Il lungo ritorno – a cura di Oddone Longo ed Elisa Majnoni, Udine,
Gaspari Editore, 2005.
CARBONI
FRANCESCO, in L’uomo e le miniere in Sardegna a cura di Tatiana K. Kirova –
Cagliari, Edizioni Della Torre,1993
CHERCHI
FRANCESCO e RENZO PASCI, Relazione al Lyons Club. Iglesias, 1998
CORSI
ANGELO, L’azione Socialista tra i minatori della Sardegna 1898 – 1922,
Allegato 1, Costituzione della Federazione Minatori di Sardegna (manoscritto
del dr. G. Pichi). Milano, Edizioni di Comunità, 1959
FERRANTE
CARLA, L’arrivo dei disperati, in Almanacco di Cagliari 1996
FERRARI
GIUSEPPE CARMINE, Relazione del campo di prigionieri colerosi all'Isola
dell'Asinara nel 1915 – 1916, Provveditorato Generale dello Stato Roma, 1929
GIORDANI
PAOLO, La Marina italiana nella guerra europea – Per l’Esercito Serbo.
Editori Alfieri e Lacroix, Milano, 1917
GORGOLINI
LUCA, I dannati dell’Asinara – L’odissea dei prigionieri austro – ungarici
nella Prima guerra mondiale. Albairte, UTET Libreria, 2010
LA
TERRA SARDA, Periodico di Agricoltura ed Economia Rurale, Anno II, luglio
1917 N. 7, Cagliari, 1916 – 1920
LEI –
SPANO GIOVANNI MARIA, La Sardegna economica di Guerra. Sassari Ed.
Giovanni Gallizzi 1919
MEZZOLANI
SANDRO e SIMONCINI ANDREA, La miniera d'argento di Monte Narba. Cagliari,
Gia Editore ,1989
PISTOLESI
CARLO, L’età delle miniere. L’industria mineraria italiana dall’Unità alla
seconda guerra mondiale. Venturina, Edizioni Archivinform, 2011
RIVISTA
DEL SERVIZIO MINERARIO DEL 1915, Ministero d’Agricoltura Ispettorato delle
Miniere - Roma Tipografia Nazionale Berteno Via Umbria – 1917
RIVISTA
DEL SERVIZIO MINERARIO DEL 1916, Ministero d’Agricoltura - Ispettorato
delle Miniere - Roma Tipografia Nazionale Berteno, Via Umbria – 1917
RIVISTA
DEL SERVIZIO MINERARIO DEL 1917, Ministero d’Agricoltura Ispettorato delle
Miniere - Roma Tipografia Nazionale Berteno Via Umbria – 1919
RIVISTA
DEL SERVIZIO MINERARIO DEL 1918, Ministero d’Agricoltura Ispettorato delle
Miniere - Roma Stabilimento Tipografico per l’Amministrazione della Guerra –
1920
RIVISTA
DEL SERVIZIO MINERARIO DEL 1919, Ministero d’Agricoltura Ispettorato delle
Miniere - Roma Stabilimento Tipografico per l’Amministrazione della Guerra –
1921
SABBATTUCI
GIOVANNI - VIDOTTO VITTORIO, Storia Contemporanea Il Novecento. GLF
Editori Laterza, ottava edizione, Bari, SEDIT, 2008
SANDRO
RUJU, L’Argentiera, storia di una borgata mineraria in Sardegna 1864 –
1963. Milano, Franco Angeli Editore, 1996
SCHATZ
ROBERT, Az olasz kiralysag teruletèn, Isola dell’Asinara (Prigionieri di
guerra ungheresi nell’isola dell’Asinara), in Storia dei prigionieri ungheresi,
Budapest, 1930
ŠRÁMEK
JOSEF, Diary of a Prisoner in World War I, 1914 – 1918. Self- Published by Tomás
Svoboda, using the service of CreateSpace.com, 2011
TOCCO
GIANNI, “Storia della miniera di Fund’e Corongiu, la più antica miniera di
antracite della Sardegna” - Relazione tenuta in Seui il 31.10.12
TORTATO
ALESSANDRO, La prigionia di Guerra in Italia 1915 – 1918, Mursia
Editore, Milano, 2004;
USELLI
FRANCO, Si Ses Italianu Foedda in Sardu – Comune di Ula Tirso, Dolianova,
Grafica del Parteolla, 2000;
VISCHER
ADOLF LUKAS, La malattia del reticolato. Contributo alla psicologia del
prigioniero di guerra – Traduzione dal tedesco di Ettore Lo Gatto – Napoli,
Ricciardi Editore, 1919
giovedì 20 febbraio 2025
Rivista QUADERNI M. 4 DEL 2024 Ottobre -Dicembre 2024 N. 34 della Rivista
Nota redazionale:
Ultimo numero
dell’anno 2024, riporta, dopo l’editoriale, l’intervento di presentazione del
Calendari0 Azzurro del 2025 dedicato al Valore Militare nella Guerra di
Liberazione da parte di Antonio Vittiglio. LO stesso Calendario, creato e
predisposto da Antonio Daniele nella sua interezza tipografica.
Il Mondo da cui
viviamo, la Memoria, in Approfondimenti, Giorgio Madeddu pone alla attenzione
generale le sue ricerche in merito alle prime Medaglie al Valore Militare del
Regno di Sardegna, sostenendo tesi tanto originali quanto documentate. In
Dibattiti, affronto il tema dei Rapporti tra il partito d’Azione ed il partito
comunista in piena Guerra di Liberazione, con materiali per approfondire i
variegati apporti della sinistra italiana nella nascente democrazia
repubblicana. Osvaldo Biribicchi, in Dibattiti, tratta di un argomento dedicato
alla Resistenza nell’Alto Lazio con testimonianze di chi allora protagonista
degli eventi. In Archivio, Marco Maria Contardi ci illustra, dal punto di vista
architettonico, come l’Esercito Italiano curi il patrimonio artistico ereditato
dalle scelte derivanti dalle Leggi Siccardi del 1854. Questa parte, infine, si
conclude con l’intervento di Davide Corona con un articolo sulla Guardia alla
Frontiera, il Corpo confinario esisto dal 1933 al 1946.
Il Mondo in cui
viviamo, la realtà d’oggi, porta. In “Una Finestra sul Mondo” un contributo di
Nicolò Paganelli, utilizzando il sistema parametrale, dedicato a Cuba, mentre
Massimo Dionisi, in Geopolitica delle Prossime Sfide, ci proietta già nel nuovo
anno con le eventuali minacce che il Giubileo 2025 innesca come derivazione dei
conflitti sia nel Mediterraneo che nella instabilità del Sahel. In chiusura, in
Scenari, Regioni, Quadranti, tre carte commentate in merito ai rapporti tra
Cina e Russia, ed alla presenza di questa in Africa. Le rubriche di chiusura
rispecchiano la tradizione della Rivista. Infine da notare che, come
conclusione dei 10 anni del CESVAM (25 settembre 2014 -25 settembre 2024) la II
e la III Pagina di Copertina della Rivista riporta la Presenza del CESVAM in
Rete e l’elenco delle pubblicazioni attivate. Un augurio migliore per questa
data anniversaria non ci si poteva aspettare.
(massimo coltrinari,
direttore del CESVAM – Centro Studi sul Valore Militare)
I
Pagina di Copertina. “Medaglia del
Decennale della Fine della Prima Guerra Mondiale (1928).Opera dello scultore
Aurelio Mistruzzi, reca l’immagine di
“Roma communis Patria” e nel verso, l’apoteosi glorificatrice del Milite Ignoto
In base ad un accordo con la S.I.A.M. 8Societa
Italina per l’Arte della Medaglia riservò integralmente tutti gli utili della
vendita di detta Medaglia a favore dell’Istituto del Nastro Azzirro.
IV
di Copertina: I Libri del Nastro Azzurro.
lunedì 10 febbraio 2025
Save The Date 1 Marzo 2025
Save the
Date. 1 MARZO 2025 ore 9,30 POTENZA PICENA
La Federazione Regionale delle Marche dell’Istituto del
Nastro Azzurro promuove il conferimento dell'Emblema Araldico, su proposta
della Federazione Provinciale di Ancona, alla Sig.ra Giovanna Paolone
Piermanni, consorte della MOVM Sergio Piermanni 1941. con la collaborazione del
Municipio di Picena Picena e con il
Patrocinio della Commissione per la Pari
Opportunità tra uomo e donna della Regione Marche, su una idea progettuale del
CESVAM- Centro Studi sul Valore Militare.
Info:
federazione.marche@istitutonastroazzurro.org
venerdì 31 gennaio 2025
Ottobre Novembre 1943 - Eccidi tedeschi a Nord di Napoli
Fonte ATLANTE DELLA RESISTENZA, TORINO ISTIUTO STORICO DELLA RESISTENZA 2010
Centro Studi sul Valore Militare
Emeroteca
Carta Area a Nord di Napoli dove sono riportati gli eccidi i rastrellamenti le deportazioni e effettuate dalle truppe tedesche nell'ottobre novembre 1943
lunedì 20 gennaio 2025
La Brigata "Marche" Dalle origini alla Prima Guerra Mondiale
Marche, Brigata, brigata di fanteria di
linea costituita nel 1861 coi reggimenti 55° e 56°, formati con la cessione di
battaglioni da parte di preesistenti reggimenti. Sciolte nel 1871 le brigate
permanenti, i due reggimenti assunsero il nome di 55° e 56° fanteria (Marche),
ma nel 1881 furono nuovamente riuniti in brigata. La quale partecipò alle
campagne del 1866, 1895-96 e 1911-12. Per la guerra italo-austriaca (1915-1918),
per la quale il 55 costituì il comando della brigata Treviso ed il 56° il 115°
fanteria, fu inizialmente schierata in Cadore ove operò contro le posizioni di
M. Piana, Val Popena, Val Rimbianco, M. Paterno e M. Oberbacher. Trasferita
nell'ottobre 1915 sull'Isonzo, combattè al M. Sabotino e ad Oslavia. Nel
febbraio-marzo 1916 fu inviata in Albania è schierata nel settore di Haderai.
Nel giugno dello stesso anno la brigata rimpatriò, ma nella traversata fu
silurato il piroscafo “Principe Umberto” su cui era imbarcato il 55°, che subì
rilevantissime perdite (48 ufficiali e 1900 gregari). Rimandata sull'Isonzo,
operò nella zona di Monfalcone-Selz e di Oppacchiasella-Nova Vas. Inviata nelle
Giudicarie vi trascorse tutto il 1917 e metà del 1918. Nel luglio di detto anno
fu schierata sul M. Grappa e nell'agosto fu inviata sull'altipiano di Asiago e
tra Campo Rossignolo e S. Giacomo di Lusiana. Nel 1926 il comando delle
“Marche” fu sciolto ed i reggimenti furono assegnati il 55° alla 13a ed il 56°
alla 10a brigata di fanteria. Nel 1927 i due reggimenti furono cambiati di
brigata.
Le mostrine:
fondo azzurro con riga bianca centrale nel senso orizzontale.
venerdì 10 gennaio 2025
Apertura Canale You Tube Istituto Nastro Azzurro CESVAM
Giovedi 8 Gennaio 2025 è stato aperto il Canale You Tube dedicato all'Istituto del Nastro Azzurro. Al momento sono previsti interventi settimanali volti a spiegare l'essenza dell'Istituto, ovvero la descrizione dell'Istituto del Nastro Azzurro fra combattenti decorati al Valor Militare basato sul Manifesto del Centenario, che riporta "Cosa è stato cosa è casa fa e cosa farà in sedici quadri
Titolo: ISTITUTO NASTRO AZZURRO CESVAM
martedì 31 dicembre 2024
L’inaugurazione della via dei Trionfi – Adunata Nazionale dei decorati al Valore Militare. Roma 28 ottobre 1933.
Giorgio Madeddu
Il
28 ottobre 1933, in occasione dell’undicesimo anniversario della “Marcia su
Roma”, ai decorati al Valore Militare fu concesso il privilegio di inaugurare,
nella capitale del Regno, la Via dei Trionfi. La strada, oggi in parte deviata
dal suo percorso originario, si sviluppava lungo le attuali via di San Gregorio
e via dei Verbiti, passando intorno all’Arco di Costantino andando a confluire nell’attuale
via dei Fori Imperiali (già via dell’Impero, inaugurata nel 1932). (Fig. 1)
L’istituto
del Nastro Azzurro organizzò la partecipazione all’evento in maniera
magistrale, decine di migliaia di decorati confluirono nella Capitale provenienti
da ogni parte d’Italia per partecipare a quella che venne anche denominata “Prima
Adunata Nazionale”.
Per
l’occasione, ad ogni decorato partecipante all’evento fu assegnata una “Tessera
– Adunata” nominativa e numerata che costituiva il titolo di viaggio gratuito
per recarsi a Roma sui treni ordinari o speciali. Treni speciali partirono da
Trieste (N.1), da Bolzano (N.2), da Milano (N. 3), da Torino (N. 4), da Reggio
Calabria (N.5) ed infine da Lecce il Numero 6. (Fig. 2, 3, 4).
A
tutti i partecipanti, oltre la Tessera, venne distribuita la medaglia
commemorativa dell’evento (Fig. 5) e un distintivo rappresentante l’Emblema
Araldico dell’Istituto.
Il
Popolo d’Italia del 27 ottobre riportava le immagini degli oggetti distribuiti
ai decorati. (Fig. 6)
Nella
prima mattinata del 28 ottobre, presso la Stazione Termini, iniziarono ad
affluire le bandiere delle Forze Armate e i gonfaloni dei Comuni decorati al
Valore Militare, migliaia di decorati si ammassarono in perfetto ordine nel
piazzale antistante la stazione. Mentre il corteo iniziava a comporsi per lo
sfilamento, la banda dei Carabinieri a cavallo, con l’esecuzione della Marcia
Reale annunciava l’uscita dalla stazione delle 25 bandiere decorate al Valore
che si avviavano per prendere posto alla testa del corteo. I reparti schiarati
presentarono le armi e, contemporaneamente, le rappresentanze dei decorati e le
folle presenti si posizionavano sull’attenti.
Le
bandiere di esercito, marina, aereonautica, truppe coloniali e Comuni decorati
al Valore Militare, nel rispettivo ordine di sfilamento, erano precedute da uno
squadrone di Carabinieri a cavallo e dalla banda musicale dei Carabinieri, dietro
le bandiere seguiva un reggimento di formazione. Il corteo proseguiva con il
labaro del “Partito”, scortato del segretario on. Starace e dal vicesegretario
on. Marpicati, nonché dalla 112a Legione della Milizia, dietro di
questi, il labaro con il Direttorio del Gruppo Medaglie d’Oro e il labaro con il
Direttorio del Nastro Azzurro.
Perfettamente
inquadrati seguivano i Gruppi degli ufficiali, dei cappellani e dei sottoufficiali
decorati. Un plotone di Carabinieri a cavallo chiudeva il corteo.
Il
corteo iniziava il percorso dirigendo, tra file festanti di cittadini, verso
piazza dell’Esedra passando per via Principessa di Piemonte dove era schierata
una centuria di Balilla moschettieri che, al passaggio del corteo, presentava
le armi. In via Nazionale, balconi con drappi tricolori e con i colori della
Capitale, facevano da cornice a due ali di folla esultante che si prolungavano
sino a piazza Venezia.
Al
Vittoriano erano schierati, da un lato le Giovani Italiane mentre sul lato
opposto trovavano spazio i Marinaretti, i Balilla, gli Avanguardisti e i
Giovani Fascisti, di fronte a questi erano schierate oltre 40.000 Camice Nere
appartenenti ai gruppi rionali romani. L’ Associazione dei Mutilati, quelle dei
Volontari, dei Combattenti, le diverse Associazioni d’Arma nonché le
organizzazioni sindacali e dopolavoristische, erano invece schierate sulla via
dell’Impero sino alla Basilica di Massenzio, dove era stato eretto il palco
reale, addobbato di velluto cremisi e di un baldacchino con la corona reale
ricamata in oro. Seguivano le tribune per le autorità, il corpo diplomatico e gli
invitati. Sul lato opposto, davanti al palco reale, prendevano posto le madri e
vedove dei Caduti in guerra e le donne decorate al Valore Militare.
Prima
dell’Arco di Costantino, prendevano posto i presidenti di Senato e Camera,
Ministri e Sottosegretari, Senatori e Deputati nonché le alte cariche dello
Stato decorate al Valore Militare. Duecento tra labari e fiamme delle sezioni
del Nastro Azzurro erano schierati assieme ai componenti del Consiglio
nazionale dell’Istituto, ai mutilati, arditi e volontari decorati al Valore
Militare.
Attraversato
l’Arco di Costantino, il corteo si schierava e si disponeva ad ascoltare il messaggio
del Capo del Governo, letto dal Segretario del Partito.
Alle
11,15 gli squilli degli “attenti” avvisavano dell’arrivo del Re che veniva
accolto dalle autorità presenti.
Montato
a cavallo il Re passava in rassegna i reparti e i gruppi schierati per “saluto
al Re!”, la rassegna terminava intorno alle 12.
Conclusa
l’inaugurazione della nuova via dei Trionfi, le autorità e il Direttorio del
Nastro Azzurro si spostavano nella già gremita piazza Venezia dove, dopo aver
reso omaggio al sacello del Milite Ignoto, assistettero al discorso del Duce.
In questa occasione venne consegnato al Direttivo del Nastro Azzurro il nuovo
labaro nazionale.
La
cerimonia ebbe grande risalto nella cronaca dei quotidiani nazionali che
dedicarono la prima pagina, quanto nei periodici (si tralascia in questa sede
ogni commento sulla stampa durate il ventennio); anche La Tribuna Illustrata,
l’Illustrazione del Popolo e La Piccola Italiana, dedicarono la prima pagina
corredata da rappresentazioni della cerimonia (Figg. 6,7,8,), l’Archivio
Storico dell’Istituto Luce conserva decine di fotografie dell’evento.
Per
il Nastro Azzurro fu un momento di grande esposizione mediatica, ma anche di
definitivo assoggettamento al regime, durante il conferimento del nuovo labaro
nazionale “all’aristocrazia della guerra”, il Capo del governo stabilì la nuova
consegna: “… Fate che le glorie del passato siano superate dalle glorie
dell’avvenire!”.
Fonti
Archivio
Storico della Stampa, 28 e 29 ottobre 1933
Archivio
Storico del Popolo d’Italia 27, 28,29 ottobre 1933
Archivio
Storico Corriere della Sera, 13, 28, 29 ottobre 1933