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giovedì 31 dicembre 2020

Bilancio 2020 accesso al Blog

 


 

Il presente blog in questo 2020 ha avuto dalla sua apertura n.   50305     accessi

La media degli accessi al blog è stata:

I Trimestre  pari a 562

II Trimestre pari a 513

III Trimestre pari a 465

IV Trimestre pari a 568

La media degli accessi annua è di  527    elementi

I Post totali dalla apertura del blog  è pari a 315

I Trimestre  pari a 4,67

II Trimestre pari a 4 67

III Trimestre pari a 3,44

IV Trimestre pari a 4,83

La media dei post per l’anno 2020 è di  4,83    ogni mese

sabato 12 dicembre 2020

Campo di concentramento di Grodig Austria

 Cimitero  dell' ex campo di concentramento di Grodig. Prima Guerra Mondiale. Un settore è riservato ai Caduti italiani.




Croce Nera D'Austria. Dokumentation, pag. 263

Nota geografica

Grodig è una citta del salisburghese, nel distretto di Salisburgo-Umgenbund, con una popolazione di circa 7200 abitanti, situata ai piedi dell’Untersberg. L’origine del nome, la prima menzione è del 700 d.c., potrebbe risalire al periodo romano riferibile al villaggio di Iuvamus. Nell’epoca recente nel 1866 fu aperta la ferrovia locale Salisburgo-Hungander Stein, poi potenziata ed estesa ed infine elettrificata.  

sabato 5 dicembre 2020

Campo di Concentramento di Dunaszerdahely

 


Cimitero del campo di Dunaszerdahely
 

Nota storica a commento delle foto acquisite del campo

Il campo è ampiamente documentato con sei foto. La prima (foto 40) riporta la facciata della chiesa greco-ortodossa, ai cui lati appaiono alcuni prigionieri russi, alcuni dei quali con il bracciale della Croce Rossa, La seconda (foto 41) è una visione di un lato del Piazzale del campo su cui affacciano la Chiesa greco-ortodossa e due baracche che sembrano in muratura, dalla facciata curata, ad un piano. La terza (foto 42) è una foto di gruppo dei prigionieri che presumibilmente deve essere stata scattata davanti alla mensa perché la didascalia riporta la parola “buffet”, ovvero distribuzione del rancio. Questo è anche confermato dal cartello posto sulla facciata della baracca che recita “Kantin”, ovvero sala ritrovo o mensa per la truppa. Anche questa costruzione è ad un solo piano. La quarta foto è il classico “bersaux” di inizio ottocento in cui si esibivano le bande musicali. Infatti vi è riporta la banda musicale del campo, con il maestro sulla sinistra che la dirige. Im primo piano due sorveglianti austriaci. Quello di destra, se non fosse armato di sciabola, potrebbe essere scambiato per un ufficiale prigionieri italiano data la foggia del pastrano e del berretto. Le ultine due foto (foto 43 e foto 44) sono dedicate al cimitero del campo, con le croci che riportano oltre al nome anche il numero della tomba e la cappella del cimitero, entrambe rilevano la gran cura con cui il cimitero stesso è tenuto.

 

I precedenti post su questo campo sono in data 8 marzo 2017, 28 novembre 2020

Info: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org