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lunedì 6 novembre 2017

Giuseppe Chiostergi, la sua prigionia in Germania

Volontario in Francia, con l'uniforme Francese, ma Italiano, il garibaldino Giuseppe Chiostergi viene raccolto ferito sul campo bel gennaio 1915 e curato. Poi viene portato in un campo di concentramento tedesco e la sua posizione di Italiano viene attentamente vagliata. Il rischio era di essere fucilato come franco tiratore. Venne interrogato richiesto di dare la sua esatta posizione con domande precise.

"In realtà, la risposta di Chiostergi era stata assai più esplicita, mediata e dettagliata, ed aveva incominciato affermando che il popolo italiano non si sentiva affatto legato alla Triplice alleanza, ma soltanto la Monarchia.
Così egli venne rinchiuso in cella di rigore e privato della corrispondenza e dei pacchi viveri, talchè, con la segregazione soffrì anche la fame, cui si aggiungono l'8 maggio le sofferenze per una nuova operazione e qualche disturbo agli occhi.
La punizione allora pareva atroce; nella seconda guerra mondiale i nazifascisti andavano più per le spicce. Quella del 1915 – 18 seguì ancora un pò la vecchia tradizione, anche se non fu del tutto come disse a Piero Pieri uno storico austriaco "l'ultima guerra dei cavalieri!".
A Chiostergi, in cella, viene concessa la visita settimanale del cappellano militare, Padre Daniele Feuling, col quale discute di filosofia e di religione. Intanto, da un ritaglio di giornale del 24 maggio, apprende che l'Italia è entrata in guerra e che la sua Senigallia è stata bombardata. Per tramite del sacerdote, riesce ad avere in pochi giorni la notizia che la sua casa è andata completamente distrutta, ma che la famiglia è salva. E la famiglia apprende così che egli è ancora vivo!
Il 7 luglio, lascia la cella di Karlsruhe ed è trasferito all'infermeria del campo di Heuberg, presso costanza, nel Baden, dove, fino a settembre, continua ad essere trattato duramente e soffre la fame, dato che ancora non può ricevere pacchi e gli è proibito ogni contatto coi prigionieri francesi. Riesce però a far passare una lettera al Comitato internazionale della Croce Rossa al quale, nello stesso tempo si era rivolta anche la fidanzata. Un telegramma dell'allora presidente Gustave Ador ebbe l'effetto desiderato: Chiostergi, riconosciuto prigioniero di guerra, fu rimesso coi prigionieri francesi verso la fine di settembre e potè finalmente ricevere i pacchi viveri, sia direttamente dalla famiglia, sia per tramite dei comitati svizzeri. Anche la corrispondenza si fece più regolare: aveva diritto a scrivere quattro cartoline e due lettere al mese, e la fidanzata potè rompere il divieto di scrivere più di una volta alla settimana.
Nel frattempo, trattative s'intrecciano fra il papa Della Chiesa, Benedetto XV (succeduto nel settembre 1914 a papa Sarto, Pio X), i belligeranti, la Svizzera e il Comitato della Croce Rossa internazionale per uno scambio di prigionieri grandi invalidi purchè dichiarassero di non riprendere le armi e fossero internati in paese neutrale. La gravità della ferita alla spalla è tale che Chiostergi può ritenersi permanentemente invalido di guerra ed essere compreso nello scambio dei grands blessés da internarsi in Svizzera. Il 15 marzo 1916, scrive di aver avuto la visita della Commissione medica svizzera con risultato favorevole. Alla designazione non deve essere stata estranea Enrica Bignami, madrina spirituale durante la prigionia, preziosa collaboratrice per la trasmissione di lettere e pacchi.
Il 23 maggio Chiostergi lascia Heuberg diretto a Costanza. L'ultima lettera, scritta al momento della partenza, reca la frase "auguri dal censore" accanto alle sue solite iniziali: per parecchi mesi questo si era letto un romanzo d'amore, sopportando la scrittura microscopica con la quale il prigioniero rimediava alle limitazioni imposte dal regolamento.
Il 25 maggio 1916, Chiostergi arrivava a Martigny, nel Vallese, insieme con un numeroso gruppo di prigionieri francesi, accolti con delirante entusiasmo dalla popolazione che contava, e conta ancor oggi, molti italiani o oriundi italiani che aprirono al garibaldino la loro casa.
Gli internati abitavano all'Hotel Clerc. Per ogni soldato il governo francese pagava quattro franchi svizzeri al giorno.
Elena, da Pisa, dove era stata trasferita, lo raggiunse abbandonando l'insegnamento. I due si sposarono. A Ginevra nacquero due figlie, Eugenia, Enrica, Vittoria il 26 aprile 1917 e Bianchina il 1° aprile 1921. L'epidemia di epatite infettiva del 1923 colpì le due bimbe e si portò via Bianchina il 2 dicembre. La maggiore è sposa a Ginevra, con due figli.
L'ozio forzato di Martigny pesava troppo a Chiostergi. Nell'ottobre 1916 ottenne di trasferirsi a Ginevra e di lavorarvi quale Cancelliere della Camera di Commercio italiana per la Svizzera, alla quale, per dieci anni, doveva consacrare la sua attività.

Fu il primo soldato in divisa che Ginevra, neutrale ma francofila, vide dall'inizio della guerra: lo accolse con festosa sorpresa e gli matenne poi sempre la sua simpatia."

mercoledì 26 luglio 2017

giovedì 13 luglio 2017

Schema attacco contro la 8 Armata

lo schema della offensiva sovietica che è all'orgine del ripiegamento della VIII Armata Italiana che lasciò in mano Sovietica centinaia di nostri soldati, di cui 10800 prigionieri, gli altri 91.000 dipsersi o caduti nella ritirata

mercoledì 12 luglio 2017

Bibliografia Prigionia I

AA. VV., La storiografia italiana degli ultimi vent’anni, Bari, Laterza, 1989 (3 Voll.)
AA.VV.  Hitler e Mussolini, Milano,  Rizzoli,  1982
AA.VV., Campagna di Russia. Documenti fotografici dei combattenti tratti dall’archivio storico della brigata alpina “Tridentina”, Bressanone, Athesiadruck Bressanone, 1991
Alatri P., Le origini del fascismo, Roma, Editore Riuniti, Roma 1971
Ales S., Il Cappello Alpino, Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico, 2006
Andolenko S., Storia dell’Esercito Russo, Firenze, Garzanti, 1969
Anfuso F., Roma, Berlino, Salò 1936-1945, Milano, Garzanti, 1950
Antill P., Morte di una Armata. La guerra dei “topi”. Stalingrado 1942, Milano, RBA, 2009
Averbuch R.A., Italica v pervoi i vtoroj mirovoj voinach (L’Italia nella prima e nella seconda guerra mondiale) Mosca,  1946
Balestra G.L., La formazione degli Ufficiali nell’Accademia Militare di Modena. (1895-1939), Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico, 1992.
Bandini F., Tecnica della sconfitta, Milano, Longanesi, 1975
Basseches N., L’Esercito Russo, Milano, Mondadori, 1945.
Battaglia R., Storia della Resistenza Italiana, Torino, Einaudi, 1964
Bedeschi G., Centomila gavette di ghiaccio, Milano, Mursia, 1972
Biagini A., Gionfrida A., Lo Stato Maggiore Generale fra le due guerre. Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico, 1992. 
Bloch M., Apologia della storia o il mestiere dello storico, Torino, Einaudi, 1974,
Bocca  G., Storia d'Italia nella guerra fascista - 1940-1943, Milano, Mondadori, 1997
Boraso M., La campagna di Russia nelle testimonianze dei reduci:una indagine sul campo, Tesi di Laurea, Università
Bovio O., I sacerdoti di Marte, Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico, 1995. 
Botti F., Ilari V., Il Pensiero militare italiano dal primo al secondo dopoguerra, Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico,1985
Ca’Foscari- Venezia, Facoltà di Lingue e Letteratue Straniere, Anno Accademico 1995-1996
Carrell. P., Russia 1941-1945. Operazione Barbarossa, Milano,Longanesi,  1967
Cavallero U., Comando Supremo. Diario 1940-1943 del Capo di Stato Maggiore Generale, Rocca San Casciano, Capelli Editore, 1948
Cecil R., Hitler's Decision to Invade Russia 1941, London, Davis-Poynter,  1975
Cervi M., Storia della guerra di Grecia, Milano, Sugar, 1965;
Ceva B., Cinque anni di storia italiana 1940-1945, Milano, 1954
Ceva B., La condotta italiana della guerra. Cavallero ed il Comando Supremo. 1941-1942, Milano,1980
Chabod F., Lezioni di metodo storico, Bari, Laterza, 1969
Ciano G., Diario 1937.1943, Milano, Mondatori, 1980
Clarck A.,Operazione Barbarossa, Milano, Garzanti,  1965
Clausewitz Karl von, Della Guerra, Milano, Mondadori, 1970
Collotti E., La Germania nazista,Torino, Einaudi, 1975.
Coltrinari M., Coltrinari L,  La ricostruzione e lo studio di un avvenimento storico militare, , Roma, Edizione Nuova, Cultura, 2009

Corradi E., La ritirata di Russia, Milano, Longanesi, 1984
Correnti M. (Togliatti P.), Discorsi agli Italiani, Roma, 1945
Courtois S., Werth N., Pannè J.L, Paczkowski A., Bartosek K., Margolin J-L., Il Libro nero del Comunismo. Crimini, terrore, repressione, Milano, Mondadori, 1998.
Croce B., Teoria e storia della storiografia, Bari, Laterza, 1954
Crucci P., Le fonti archivistiche: ordinamento e conservazione, Roma, la Nuova Italia Scientifica, 1989
Cruccu R., Presenza Italiana nella seconda guerra mondiale, in Rivista Militare 1976, n. 2
De Felice R., Le interpretazioni del fascismo, Bari, Laterza, Bari, 1993
Deakin F.W., Storia della Repubblica di Salò, Torino, Einaudi, 1966.
Del Negro P. (a cura di), Guida alla Storia Militare italiana, Napoli, Edizioni Scientifica Italiane, 1984
Della Peruta F., Biblioteche ed archivi. Guida alla consultazione, Milano, Franco Angeli, 1985
Doerr H., Der Feldzug nach Stalingrad 1942-1943, Podzun Pallas, Friedberg, 1954
Dottori G., Questioni di pace e di guerra, Roma, Aracne Editrice, 2007
Earl F. Ziemke e Magna E. Baur,  Moscow to Stalingrad: Decisionin the East, Center  of Military History, Waschington (DC) 1987
Erickson J., The Road to Stalingrad, London, Weiden & Nicolson, 1983
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Germino D.L., The Italian Fascist Party in Power, Minneapolis, University of Minnesota Press, 1959
Giambartolomei A., La Campagna di Russia 1942-1943 - La guerra del 6° reggimento Bersaglieri, in Memorie Storiche Militari 1983, Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell'Esercito, Ufficio Storico, Edizione Riveduta,  1985
Giannone G., Archivi, Biblioteche, Musei Militari. Lo stato attuale, le funzioni sociali, gli sviluppi, Atti del Convegno di
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Giuntella V. E., Il nazismo e i lager, Roma, Studium, 1969
Gosztony P., Ungars militarische Rolle im Zweiten Weltkrieg Teil II, in WWR (Wehrwissenschaaftkiche Rundschau), 30, 1981
Grazzi E. Il principio della fine, Roma, Roma, 1945;
Hegel G.F, Lezioni sulla filosofia della storia, Firenze, La Nuova Italia, 1947 e succ. ed.
Heiber H., Hitler stratega, Milano, Mondadori,  1962
Heusinger A., Befehl im Widerstreit, Tubingen, Wunderlich, 1950
Hillgruber A., So opferte Hitler die6.Deutsche Armee in Stalingrad“ in Munchner Merkur 25.1.1963
Hillgruber A., Storia delle Seconda Guerra Mondiale, Bari, Laterza, 1987.
Hubatsch W., Hitler's Weisungen fur die Kriegsfuhrung 1939-1945, Coblenz, Bernard & Graefe, 1983

Hughes D.J., Moltke on the art of War. Selected writings, Novato (ca), 1995

domenica 9 luglio 2017

Bibliografia Prigionia II

Ilari V. “Storia del pensiero, delle istituzioni e della storiografia militare” in Guida alla Storia militare italiana, a cura di Piero del Negro, Edizioni Scientifiche Italiane, 1998.
Ilari V. Storia del Servizio Militare in Italia, Roma, Centro Militare di Studi Strategici, 1989-1992, Vol. V
Ilari V., Guerra e storiografia, in “La guerra nel pensiero politico (a cura di) Jean C., Milano, F. Angeli, 1987
Inaudi G., La Notte più lunga, Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico, 1979
Jacobsen H.A. ( acura di) Halder H. Kriegstagebuch. Tagliche Aufzeichnungen des Chefs des Generalstabes des Heeres
1939-1942, Stuttgart, Kohlhammer, 1962-1964 3 Voll.
Jean C., Guerra, strategia, sicurezza, Bari-Roma, Laterza, 1977
Jukes G., Hitler's Stalingrad Decision, Berkeley, (California), California University Press,1985.
Jurgen F., Stalingrad. Risse in Bundnis, Rombach, Freiburg i.Br., 1975
Keagan J., La grande storia della guerra, Milano, Mondatori, 1996.
Kehrig M., Stalingrad. Analyse und Dokumentation einer Schlacht, Stuttgart, DVA, 1979
Kerr W., The Secret of Stalingrado, New York, Jove Books, 1986
von Kotze H.,(a cura di) Heeresadutant bei Hitler 1938-1945. Aufzeichnungen des Major Engel, .
Kille J., Storia della Luftwaffe, Milano, Sugar, 1968
Le Goff J., Intervista sulla storia, a cura di Macello F., Bari, Laterza, 1982
Lederrey E.,Germny's Defeat in the East. The Soviet Armies at War,The War Office, London,  1955
Liddel Hard B.H., Storia di una sconfitta – La II Guerra mondiale raccontata dai generali del Terzo Reich, Milano, Mondatori, 1975
Liddell Hart B.H., Strategie, Paris, 1998
Luraghi R., Storia militare, in La storiografia italiana degli ultimi vent’anni: III. Età contemporanea ( a cura di) De Rosa L., Bari, Laterza, 1989.
Marselli E., La Guerra e la sua storia, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico, 1985.
Massignani A., Alpini e tedeschi sul Don – Documenti e Testimonianze sulla ritirata del Corpo d'Armata alpino e del XXIV Panzrkorps germanico in Russia nel gennaio 1943 – con il Diario di guerra del "Generale tedesco presso l'8a Armata Italiana", Novale (Vicenza),Gino Rossato Editore, 1991.
Messe G., La guerra al fronte russo, Milano, Rizzoli, 1964
Ministero della Difesa della URSS, Storia della seconda guerra mondiale: 1939-1945, Mosca, 1976, Volume VI
Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico Saggio Bibliografico sulla Seconda Guerra Mondiale, Roma, Tipografia Regionale, 1975.
Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico, Le operazioni delle Unità Italiane al fronte Russo, 1941-1943, Roma, Tipografia Regionale,  1977, pag. 34-37
 Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell'Esercito, Ufficio Storico, In Africa Settentrionale. La preparazione al conflitto. L'avanzata su Sidi el Barrani,Roma, Tipografia Regionale, 1953.
Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico, Seconda controffensiva italo-tedesca in Africa settentrionale. Da el Agheila a el Alamein ( gennaio-settembre 1942) Roma, Tipografia Regionale, 1951
Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico, La  prima controffensiva italo-tedesca in Africa settentrionale (15 febbraio – 18 novembre 1941), Roma, Tipografia Regionale, 1974
Ministero della Difesa, Stato Maggiore della Marina, Ufficio Storico, La Marina italiana nella seconda guerra mondiale – Dati Statistici, Roma, 1989 .
Ministero della Difesa, Stato Maggiore Esercito, Ufficio Storico, L’Italia nella relazione sovietica nella Seconda Guerra Mondiale, Roma, 1984
Ministro della Difesa, Stato Maggiore dell'Esercito, Ufficio Storico, I Servizi Logistici delle Unità Italiane al fronte Russo (1941-1943), Roma, Tipografia regionale, 1975
Montanari M., Le operazioni in Africa Settentrionale, Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico, 1984-1993 Voll. 4
Montanari M., L’Esercito Italiano alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore Esercito, Ufficio Storico, 1982
Pavone C., Una guerra civile, Torino, Bollati Boringheri, 1991
Pelagalli S.,  Il gen. Efisio Marras, addetto militare a Berlino. (1936 -1943).Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico, 1992.
Pieri P., “La storia militare. La storiografia italiana negli ultimi venti anni. II, Milano, Marzorati, 1970.
Pieri P., La storiografia militare italiana negli ultimi veti anni, in “ Atti del primo congresso nazionale di scienze storiche, Perugia, 1967, II., Milano, Marzorati, 1970.
Politi A., le dottrine tedesche di controguerriglia, Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico, 1985.
Pacor M., L'Italia nei Balcani, Milano, Feltrinelli, 1968;
Paxton R.O., 1940-1944 Il regime del Disonore, Milano, Il Saggiatore, 1999.
Poirier R.G.,The Red Army Order of Battle in the Great Patriotic War,Presidio, Novato, CA, 1985
Poli F., Il Carro d’assalto, in Rassegna dell’Esercito, Supplemento al  n.5/2004 di Rivista Militare, sett. - ott.2004
Rizzi L., Clausevitz. L’Arte Militare l’Età Nucleare. Logica e Grammatica della Guerra, Milano, Rizzoli, 1987,
Rotasso G., Ruffo M., L’armamento individuale dell’esercito Italiano dal 1861 al 1943, Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico, 1992        
Rovigli A., I militari di origine ebraica nel primo secolo di vita dello stato italiano, Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico, 1988
Safronv, Italianskie voiska na sovetsko-germanskon fronte 1941-1943 (Le truppe italiane al fronte russo-tedesco, Mosca, NAuka, 1990
Salvatorelli L., Mira G., Storia d'Italia nel periodo fascista, Roma, Roma, 1945
Santarelli E, Storia del movimento e del regime fascista, Roma, Editori Riuniti,  1967, Vol.II , pag. 392
Schrann P.E, Kriegsstagebuch des Oberkommandos der Wehrmacht, Munchen, Bernard & Graefe, 1982, Vol.IV
Shtemenko S.M., The Soviet General Staff at War 1941-1945, Progress, Mosca, 1986
Samsonov, A.M., Stalingrado: Fronte russo, Milano, Garzanti,  1962
Schramm P.E., Hitler capo militare, Firenze, Sansoni, 1965
Schramm P.E., Kriegstagebuch des Oberkommandos der Wehrmacht, Munchen, Bernad & Graefe,  1982, Vol. II
Seaton A., The Russo-German War 1941-1945, Arther Barker, London, 1971
Shirer W.L., Storia del terzo Reich,  Torino, Einaudi, 1975
Spinelli B., Il sonno della memoria, Milano, Mondatori, 2001
Stefani F., Storia della dottrina e degli Ordinamenti dell’Esercito Italiano Roma, Ministero della  Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico, 1985, Volume II, Tomo 2°,
Stein B., Fasistskaia italica. Vassal ghitlerovskoj Ghermanti (L’Italia fascista vassalla della Germania) Mosca, 1942,
Tedeschi G., Nikolaiewka, c’ero anch’io, Milano, Mondatori, 1963
Thomas D., The legend of Agent Max, in Foreign Intelligence and Literary Scene, 5, 1 Jenuary 1986.
Topolski J., Metodologia della ricerca storica, Bologna, Il Mulino, 1975
Toynbee A., L’eredità di Annibale. Le conseguenze della guerra annibalica nella vita romana, Torino, Einaudi Editore, 1981.
Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia (UNIRR), Rapporto sui prigionieri di guerra italiani in Russia, Cassano Magnano, 1995
Valori A., La campagna di Russia, CSIR- ARMIR 1941-1943, Roma, Grafica Nazionale, 1950-1951
Visconti Prasca S., Io ho aggredito la Grecia, Roma, Rizzoli, 1946;
Wheatley R., Operation Sea Lion, Clarendon Press, Oxford, 1958
Valori F., Gli Italiani in Russia,Milano, Betti, 1967
Ziemke F.E., Moscow to Stalingrad: decision in the east, Center of Military History, Waschington (DC), 1987.
Zanetti G., Tempesta sulle alpi Albanesi, Milano, Mursia, 1967



giovedì 1 giugno 2017

Soldati Austriaci di lingua Italiana prigionieri del regio Esercito

RICERCA
 La Casa della Moenmoria di Servignano ha avviato un progetto di ricerca in merito ai soldati trentini di lingua italiana prigionieri del Regio esercito.


In particolare  si chiede di:
1) reperire la lista dei nominativi dei prigionieri austro-ungarici presenti nel campo di Servigliano (FM) dall'agosto 1916 alla fine del 1918;

2) reperire la lista dei "soldati italiani redenti" di origine trentina (o friulana) presenti nel campo di Servigliano, per la "rieducazione" agli ideali nazionali, dall'inizio del 1919 al 1920;3) prendere visione di ogni documentazione utile per la piena ricostruzione della storia del campo di Servigliano nelle epoche in oggetto.In particolare uno degli obiettivi della ricerca consiste nel reperire i nominativi dei trentini (ma anche dei friulani, e/o giuliano-dalmati) "rieducati" nel 1919 all'interno del campo di Servigliano per risalire, attraverso i cognomi e nomi dei prigionieri e i borghi di nascita/origine, ad una mappatura delle valli e delle zone dalle quali provenivano, e ad una eventuale ricerca che permetta di rintracciare le loro famiglie in Trentino (e nelle altre regioni).La ricerca è particolarmente valida anche per ricostruire, oltre ad aspetti sconosciuti della prima guerra mondiale, la storia di molte regioni italiane e la storia della nostra italianità nel corso del tempo.

Paolo Giunta La Spada
Direttore Scientifico Casa della Memoria di Servigliano
338 571 571 6
paologls@yahoo.it

venerdì 19 maggio 2017

Casa della memoria di Servignano


Informazioni sulla Casa della Memoria di Servigliano:
Il campo di prigionia di Servigliano, con la ex-stazione ferroviaria, oggi Casa della Memoria, è un luogo dove si sono consumate le grandi tragedie italiane del Novecento:

- la prigionia dell'epoca della prima guerra mondiale;

- la prigionia della seconda guerra mondiale; - la persecuzione, l'internamento e la deportazione degli ebrei nei campi di sterminio; - la profuganza giuliano-dalmata.Il percorso storico del campo di Servigliano racchiude per intero l'identità del nostro territorio e svela vicende di prigionieri e ospiti che vanno scoperte, indagate, conosciute, al fine di mostrare alle giovani generazioni quali conseguenze terribili rechino le guerre di ogni genere, e quanto sia necessario sviluppare ogni giorno, e in ognuno di noi, il rifiuto delle ideologie totalitarie e di ogni razzismo.

L'Associazione storica Casa della Memoria di Servigliano, è da anni impegnata nella ricerca storica e nella formazione, a partire dalle vicende del campo di prigionia di Servigliano, sui temi della storia d'Italia del Novecento. E' in contatto con università, enti culturali e istituti storici in Europa che lavorano sul tema della ricostruzione della memoria e dell'educazione alla pace.

Collabora con Escape Lines Memorial Society (ELMS), il Monte San Martino Trust, l'Eden Camp, nel Regno Unito;  l'Associazione Rosa Bianca di Monaco di Baviera, in Germania; la  Maison d’Izeu, in Alta Provenza, Francia. In Italia collabora con l'A.N.P.I., con il Museo della Resistenza di Roma, con l'Istituto Storico del Movimento di Liberazione di Fermo, con l'Istituto Storico del Movimento di Liberazione di Ascoli, con le aree museali dell'ex-campo di Fossoli e di Villa Emma, con il Laboratorio di Storia di Rovereto, con il Museo della Memoria di Assisi, con il Comando Esercito Marche, con scuole di tutta Italia e con numerose Università. Collabora con l'Associazione Venezia Giulia e Dalmazia e con la Società di Studi Fiumani. Ha esperienza di organizzazione e gestione tecnico-didattica di numerose conferenze, seminari di studio, presentazione di libri e ricerche. Ha curato corsi di formazione sulla storia della Shoah e dei genocidi. Ha curato seminari di studio sul tema della prigionia nel Novecento.

Produce libri, saggi, film, video, documentari sui temi della storia d'Italia nel Novecento e sulle  vicende del campo di Servigliano e ha costituito un archivio storico di documenti e reperti. Cura e guida ogni anno le visite al campo di docenti e scuole che provengono da tutta la regione Marche e, in alcuni casi, da tutta Italia.
L'Associazione si avvale della ex-stazione ferroviaria, adiacente all'ex-campo di Servigliano, attrezzata come aula multimediale e corredata di numerosi schermi e monitor. 


venerdì 5 maggio 2017

Prigionia austriaca in mano italiana Foto


 La scorta dei  Reali Carabinieri era di pragmatica in quanto essi svolgevano i compiti di Polizia MIlitare

Fra i prigioneri vi sono soldati dell'Impero di origine bosniaca. Si risconoscono dai loro copricapi.


 Le foto si riferiscono ai primi mesi di guerra nell'area della 4 Armata italiana, I Copro d'Armata, 10a Divisone, Brigate Marche e Ancona


Le foto mostrano le immediate retrovie della linea di contatto, ovvero la Conca di Cortina, 
con prigionieri austriaci avviati verso il sud e la zona territoriale

massimo coltrinari
prigionia@libero.it

giovedì 30 marzo 2017

Caporetto. la relazione ufficiale.

Editi dallo Stato Maggiore Esercito, Ufficio Storico, due volumi dedicato alla 12° Battaglia dell'Isonzo.

Interrsanti notizie sul numero dei prigionieri italiani dall'ottobre 1917 alla fin dell'anno.




centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

giovedì 9 marzo 2017

Campo di Concentramento di Aschach Vds Post in data 3 ottobre 2019

Prigionia della Prima Guerra Mondiale
Campo di Concentramento Gyongyosszentkereszt
Attualmente in possesso di tre fotografie

Fonte
Bilder aus Osterreichisch-ungariscichen Kriegsgefangenen Lager. 
Vedute di campi dei prigionieri di guerra in Austria-Ungheria. 
Vue des camps des prisonniers de guerre en Autriche-Hongrie, Herausgegeben von den Fursorge. 
Komitees des Oesterreichien und de Ungarischen Roten Kreizez fur Krieggefander, s.i.d, ma presumibilmente 1918.

Chi avesse notizie di questo campo di concentramento è pregato di prendere contatto con il
Centro Studi sul Valo Militare dell'Istituto del Nastro Azzurro Roma

email centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

Campo di concentramento di Boldogassony

Prigionia della Prima Guerra Mondiale
Campo di Concentramento Gyongyosszentkereszt
Attualmente in possesso di tre fotografie

Fonte
Bilder aus Osterreichisch-ungariscichen Kriegsgefangenen Lager. 
Vedute di campi dei prigionieri di guerra in Austria-Ungheria. 
Vue des camps des prisonniers de guerre en Autriche-Hongrie, Herausgegeben von den Fursorge. 
Komitees des Oesterreichien und de Ungarischen Roten Kreizez fur Krieggefander, s.i.d, ma presumibilmente 1918.

Chi avesse notizie di questo campo di concentramento è pregato di prendere contatto con il
Centro Studi sul Valo Militare dell'Istituto del Nastro Azzurro Roma

email centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

Campo di concentramento di Brunn am Gebirge

Prigionia della Prima Guerra Mondiale
Campo di Concentramento Gyongyosszentkereszt
Attualmente in possesso di tre fotografie

Fonte
Bilder aus Osterreichisch-ungariscichen Kriegsgefangenen Lager. 
Vedute di campi dei prigionieri di guerra in Austria-Ungheria. 
Vue des camps des prisonniers de guerre en Autriche-Hongrie, Herausgegeben von den Fursorge. 
Komitees des Oesterreichien und de Ungarischen Roten Kreizez fur Krieggefander, s.i.d, ma presumibilmente 1918.

Chi avesse notizie di questo campo di concentramento è pregato di prendere contatto con il
Centro Studi sul Valo Militare dell'Istituto del Nastro Azzurro Roma

email centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

Campo di concentramento di Braunau in Bohmen

Prigionia della Prima Guerra Mondiale
Campo di Concentramento Gyongyosszentkereszt
Attualmente in possesso di tre fotografie

Fonte
Bilder aus Osterreichisch-ungariscichen Kriegsgefangenen Lager. 
Vedute di campi dei prigionieri di guerra in Austria-Ungheria. 
Vue des camps des prisonniers de guerre en Autriche-Hongrie, Herausgegeben von den Fursorge. 
Komitees des Oesterreichien und de Ungarischen Roten Kreizez fur Krieggefander, s.i.d, ma presumibilmente 1918.

Chi avesse notizie di questo campo di concentramento è pregato di prendere contatto con il
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Campo di concentramento di Braunau am Inn

Prigionia della Prima Guerra Mondiale
Campo di Concentramento Gyongyosszentkereszt
Attualmente in possesso di tre fotografie

Fonte
Bilder aus Osterreichisch-ungariscichen Kriegsgefangenen Lager. 
Vedute di campi dei prigionieri di guerra in Austria-Ungheria. 
Vue des camps des prisonniers de guerre en Autriche-Hongrie, Herausgegeben von den Fursorge. 
Komitees des Oesterreichien und de Ungarischen Roten Kreizez fur Krieggefander, s.i.d, ma presumibilmente 1918.

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Campo di concentramento di Bruk-Kiralyhda

Prigionia della Prima Guerra Mondiale
Campo di Concentramento Gyongyosszentkereszt
Attualmente in possesso di tre fotografie

Fonte
Bilder aus Osterreichisch-ungariscichen Kriegsgefangenen Lager. 
Vedute di campi dei prigionieri di guerra in Austria-Ungheria. 
Vue des camps des prisonniers de guerre en Autriche-Hongrie, Herausgegeben von den Fursorge. 
Komitees des Oesterreichien und de Ungarischen Roten Kreizez fur Krieggefander, s.i.d, ma presumibilmente 1918.

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mercoledì 8 marzo 2017

Campo di concentramento di Feldbach

Prigionia della Prima Guerra Mondiale
Campo di Concentramento Gyongyosszentkereszt
Attualmente in possesso di tre fotografie

Fonte
Bilder aus Osterreichisch-ungariscichen Kriegsgefangenen Lager. 
Vedute di campi dei prigionieri di guerra in Austria-Ungheria. 
Vue des camps des prisonniers de guerre en Autriche-Hongrie, Herausgegeben von den Fursorge. 
Komitees des Oesterreichien und de Ungarischen Roten Kreizez fur Krieggefander, s.i.d, ma presumibilmente 1918.

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Campo di Concentramento di Brux

Prigionia della Prima Guerra Mondiale
Campo di Concentramento Gyongyosszentkereszt
Attualemnte in ossesso di quattro fotografie

Fonte BILDER

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Campo di Concentramento di Csot

Prigionia della Prima Guerra Mondiale
Campo di Concentramento Gyongyosszentkereszt
Attualemente in ossesso di quattro fotografie

Fonte BILDER

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Campo di Concentramento di Deutsch-Gabel

Prigionia della Prima Guerra Mondiale
Campo di Concentramento Gyongyosszentkereszt
Attualemente in ossesso di quattro fotografie

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Campo di Concentramento di Dunaszerdahely

Prigionia della Prima Guerra Mondiale
Campo di Concentramento Dunaszetkereszt
Attualemente in ossesso di sei fotografie

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Notizie raccolte pubblicate in data 28 novembre 2020 su questo blog

Campo di Concentramento di Eger

Prigionia della Prima Guerra Mondiale
Campo di Concentramento Gyongyosszentkereszt
Attualemnte in ossesso di sei fotografie

 Di questo campo vi è la corrispondenza ed altri documenti del Soldato Pietro Bonci, di Mondavio (Pesaro) che sono al momento allo studio ed elaborazione

Fonte BILDER

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Campo di Concentramento di Freistadt

Prigionia della Prima Guerra Mondiale
Campo di Concentramento Gyongyosszentkereszt
Attualemnte in ossesso di quattro fotografie

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Campo Concentramento di Grodig

Prigionia della Prima Guerra Mondiale
Campo di Concentramento Gyongyosszentkereszt
Attualemnte in ossesso di quattro fotografie

Fonte BILDER

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martedì 21 febbraio 2017

Campo di Concentramento di Gyongysszentkereszt

Prigionia della Prima Guerra Mondiale
Campo di Concentramento Gyongyosszentkereszt
Attualemnte in ossesso di quattro fotografie

Fonte BILDER

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Camo di Concentramento di Hart

Prigionia della Prima Guerra Mondiale
Campo di Concentramento Hart
Attualemnte in ossesso di quattro fotografie

Fonte BILDER

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Campo di Concentramento di Heinrichgrun

Prigionia della Prima Guerra Mondiale
Campo di Concentramento Heinrichsgrun
Attualemnte in ossesso di quattro fotografie

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Campo di concentramento di Josefstadt

Prigionia della Prima Guerra Mondiale
Campo di Concentramento Josefstade
Attualemnte in ossesso di quattro fotografie

Fonte BILDER

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venerdì 10 febbraio 2017

Campo di Concentramento di Kassa


Campo di Concentramento di Kenyermezo

Prigionia della Prima Guerra Mondiale
Campo di Concentramento Gyongyosszentkereszt
Attualemente in ossesso di quattro fotografie

Fonte BILDER

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sabato 28 gennaio 2017

Campo di Concentramento di Zell am See

Campo di Concentramento di Zell am See
Chi avesse notizie su questo campo può scrivere a
centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org  Roma

Fonte: BILDER
1. Villa per Ufficiali




Campo di Concentramento di Kreuzstein

Prima Guerra Mondiale
Ricerca di notizie ed informazioni su questo campo di concentramento
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Campo di Concentramento di Leka

Prima Guerra Mondiale
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Fonti: BILDER Disponibili tre foto del Campo.
1. Casa e giardino per Ufficiali
2.Stanza
3. Cortile

28 gennaio 2017 Da Wikipedia Leka, Austria. castello già ungherese, passato in territorio austriaco con il Trattato del trianon








Campo di Concentramento di Lebring

Prima Guerra Mondiale
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Campo di Concentramento di Marchtrenk

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Campo di Concentramento di Mauthausen

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Campo di Concentramento di Molowitz

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Campo di Concentramento di Muhling

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