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martedì 20 dicembre 2022

Giorgio Madeddu. Bibliografia. La Prigionia austriaca in Italia.

 


Biblioteca Associazione Mineraria Sarda, Resoconti delle Riunioni dell’Associazione Mineraria Sarda, Anno XXI, n. 9

 

  

BIBLIOTECA ASSOCIAZIONE MINERARIA SARDA, Resoconti delle Riunioni dell’Associazione Mineraria Sarda, Anno XXI n. 9;

BRIGAGLIA MANLIO, La Sardegna – Enciclopedia. Volume 1° sezione di Storia. Cagliari, Edizioni della Torre, 1986

CARANDINI NICOLÒ, Il lungo ritorno – a cura di Oddone Longo ed Elisa Majnoni, Udine, Gaspari Editore, 2005.

CARBONI FRANCESCO, in L’uomo e le miniere in Sardegna a cura di Tatiana K. Kirova – Cagliari, Edizioni Della Torre,1993

CHERCHI FRANCESCO e RENZO PASCI, Relazione al Lyons Club. Iglesias, 1998

CORSI ANGELO, L’azione Socialista tra i minatori della Sardegna 1898 – 1922, Allegato 1, Costituzione della Federazione Minatori di Sardegna (manoscritto del dr. G. Pichi). Milano, Edizioni di Comunità, 1959

FERRANTE CARLA, L’arrivo dei disperati, in Almanacco di Cagliari 1996

FERRARI GIUSEPPE CARMINE, Relazione del campo di prigionieri colerosi all'Isola dell'Asinara nel 1915 – 1916, Provveditorato Generale dello Stato Roma, 1929

GIORDANI PAOLO, La Marina italiana nella guerra europea – Per l’Esercito Serbo. Editori Alfieri e Lacroix, Milano, 1917

GORGOLINI LUCA, I dannati dell’Asinara – L’odissea dei prigionieri austro – ungarici nella Prima guerra mondiale. Albairte, UTET Libreria, 2010

LA TERRA SARDA, Periodico di Agricoltura ed Economia Rurale, Anno II, luglio 1917 N. 7, Cagliari, 1916 – 1920

LEI – SPANO GIOVANNI MARIA, La Sardegna economica di Guerra. Sassari Ed. Giovanni Gallizzi 1919

MEZZOLANI SANDRO e SIMONCINI ANDREA, La miniera d'argento di Monte Narba. Cagliari, Gia Editore ,1989

PISTOLESI CARLO, L’età delle miniere. L’industria mineraria italiana dall’Unità alla seconda guerra mondiale. Venturina, Edizioni Archivinform, 2011

RIVISTA DEL SERVIZIO MINERARIO DEL 1915, Ministero d’Agricoltura Ispettorato delle Miniere - Roma Tipografia Nazionale Berteno Via Umbria – 1917

RIVISTA DEL SERVIZIO MINERARIO DEL 1916, Ministero d’Agricoltura - Ispettorato delle Miniere - Roma Tipografia Nazionale Berteno, Via Umbria – 1917

RIVISTA DEL SERVIZIO MINERARIO DEL 1917, Ministero d’Agricoltura Ispettorato delle Miniere - Roma Tipografia Nazionale Berteno Via Umbria – 1919

RIVISTA DEL SERVIZIO MINERARIO DEL 1918, Ministero d’Agricoltura Ispettorato delle Miniere - Roma Stabilimento Tipografico per l’Amministrazione della Guerra – 1920

RIVISTA DEL SERVIZIO MINERARIO DEL 1919, Ministero d’Agricoltura Ispettorato delle Miniere - Roma Stabilimento Tipografico per l’Amministrazione della Guerra – 1921

SABBATTUCI GIOVANNI - VIDOTTO VITTORIO, Storia Contemporanea Il Novecento. GLF Editori Laterza, ottava edizione, Bari, SEDIT, 2008

SANDRO RUJU, L’Argentiera, storia di una borgata mineraria in Sardegna 1864 – 1963. Milano, Franco Angeli Editore, 1996

SCHATZ ROBERT, Az olasz kiralysag teruletèn, Isola dell’Asinara (Prigionieri di guerra ungheresi nell’isola dell’Asinara), in Storia dei prigionieri ungheresi, Budapest, 1930

ŠRÁMEK JOSEF, Diary of a Prisoner in World War I, 1914 – 1918. Self- Published by Tomás Svoboda, using the service of CreateSpace.com, 2011

TOCCO GIANNI, “Storia della miniera di Fund’e Corongiu, la più antica miniera di antracite della Sardegna” - Relazione tenuta in Seui il 31.10.12

TORTATO ALESSANDRO, La prigionia di Guerra in Italia 1915 – 1918, Mursia Editore, Milano, 2004;

USELLI FRANCO, Si Ses Italianu Foedda in Sardu – Comune di Ula Tirso, Dolianova, Grafica del Parteolla, 2000;

VISCHER ADOLF LUKAS, La malattia del reticolato. Contributo alla psicologia del prigioniero di guerra – Traduzione dal tedesco di Ettore Lo Gatto – Napoli, Ricciardi Editore, 1919

 

sabato 10 dicembre 2022

Crimini contro i prigioneri. Il Decreto in caso di catastrofi". Germania 1943-1945

 

il “Katastrophenerlass”, ovvero il “Decreto in caso di catastrofi”.

 

Scrive Gerhard Scriber:

Detto decreto trae origine dall’estate 1943. Nel corso dei violenti bombardamenti subiti dalla città di Amburgo il “Hohere SS- un Polizeifuhrer, la più alta autorità delle SS e della polizia, aveva ordinato di propria iniziativa di fucilare  “senza sottoporli ad un qualsiasi giudizio, dei saccheggiatori stranieri colti sul fatto”. Himmler approvò questa procedura a posteriori dandone comunicazione a quanto pare con una circolare a tutti gli Hohere ss-un Polizizeifuhrer. E nell’autunno del 1943 lo stesso Himmler decise di sostituire detta circolare con un decreto speciale per attribuire un “sicuro fondamento giuridico” a quelle condizioni che si sarebbero dovute d’ora in avanti applicare a casi simili. Non si deve infatti ignorare che nel corso e in seguito ai succitati bombardamenti, detenuti evasi dal carcere ed elementi stranieri avevano saccheggiato la città anseatica commettendo gravissimi crimini. Come “Geheime Reichssache (documento segretissimo di interesse del Reich) questo decreto doveva essere “portato a conoscenza di tutti gli uffici esecutivi interessati.” Le autorità del Reich non pubblicarono mai in forma ufficiale detto Katastrophenerlass, ma anche dopo il 1945 alcuni giuristi hanno sostenuto che malgrado ciò il decreto fu giuridicamente vincolante.”[1]

Il decreto in questione permise a qualsiasi tedesco in divisa e non, o che esercitasse una qualsiasi funzione pubblica di compiere i più efferati atti criminali con la convinzione di essere nel giusto e di fare il bene della Germania. Come in ogni loro cosa i Nazisti erano maestri in questa loro intossicazione di ogni comportamento verso i propri simili.

Un altro aspetto che va ascritto al popolo tedesco in senso negativo che rappresenta una forma larvata di vigliaccheria e di arbitrio è una norma che per tutto il secondo dopoguerra è stata ampiamente evocata durante i processi a militari tedeschi accusati di crimini contro l’umanità.



[1] Schreiber G., Gli Italiani internati nei campi di concentramento del III Reich. 1943 -1945.Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico, 1992. Pag. 744 e segg.