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martedì 10 novembre 2015

Convegno. Servigliano. Il Discorso del Comandante del Comando Militare Esercito Marche

SIGNOR PREFETTO,
AUTORITA’ TUTTE, 
ASSOCIAZIONI COMBATTENTISTICHE E D’ARMA, 
CARI STUDENTI, 
GENTILI OSPITI BUONGIORNO.
SONO IL GENERALE ROSARIO SILVESTRO MOSCHELLA COMANDANTE DEL COMANDO  MILITARE ESERCITO MARCHE


SONO PARTICOLARMENTE LIETO DI TROVARMI QUI OGGI, NELLA SPLENDIDA  E STORICAMENTE SIGNIFICATIVA CORNICE DELLA CASA DELLA MEMORIA, LA CUI ASSOCIAZIONE GENTILMENTE OSPITA L’EVENTO ODIERNO, CON IL PATROCINIO DI SUA ECCELLENZA IL PREFETTO.
QUEST’IMPORTANTE EVENTO CULTURALE SI INSERISCE A PIENO TITOLO NEL QUADRO DELLE INIZIATIVE CHE, A LIVELLO REGIONALE E PROVINCIALE, VENGONO INTRAPRESE PER COMMEMORARE, COM’E’ ORMAI NOTO, IL CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA.  TALI COMMEMORAZIONI, GIA’ INIZIATE L’ANNO SCORSO, SI SVILUPPANO E SI SVILUPPERANNO, SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE, NELL’ARCO DI UN QUADRIENNIO CON QUALCHE “CODA” NEI PRIMISSIMI MESI DEL 2019.
PER DARE IL GIUSTO E DOVEROSO RISALTO STORICO-EVOCATIVO A QUESTO FONDAMENTALE PASSAGGIO DELLA STORIA NAZIONALE ED EUROPEA, PRESSO LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E’ STATO INFATTI, A SUO TEMPO, COSTITUITO UN APPOSITO COMITATO STORICO-SCIENTIFICO PER IL “CENTENARIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE”, CON COMPITI DI PIANIFICAZIONE, COORDINAMENTO ED ORGANIZZAZIONE DEGLI EVENTI.
IN TALE OTTICA, TRA I VARI ENTI INTERESSATI FIGURANO I DICASTERI DEGLI INTERNI, DELLA DIFESA, DELL’ISTRUZIONE, ORGANISMI DI RICERCA NONCHE’ ASSOCIAZIONI COMBATTENTISTICHE E D’ARMA. IN PARTICOLARE, I VARI COMANDI ED ENTI DELLA F.A., SU SPECIFICHE DIRETTIVE EMANATE DALLO STATO MAGGIORE DELL’ESERCITO, COLLABORANO ALLE VARIE INIZIATIVE CHE LOCALMENTE VENGONO E CONTINUERANNO AD ESSERE INTRAPRESE, SVILUPPANDO CONTESTUALMENTE UNA SERIE DI MANIFESTAZIONI AUTONOME DIFFUSE SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE. QUESTO E’ IL QUADRO DI RIFERIMENTO; QUAL’E’, QUINDI, L’OBIETTIVO? E’ QUELLO DI UTILIZZARE, IN MANIERA SINERGICA TUTTI GLI STRUMENTI CULTURALI ED ESPOSITIVI A DISPOSIZIONE DELLA FORZA ARMATA, ALLO SCOPO DI DARE COMPLETA ED ESAURIENTE ATTUAZIONE AD UN PROGETTO CULTURALE CHE FACCIA CONOSCERE IL CONTRIBUTO FONDAMENTALE FORNITO DALL’ESERCITO DURANTE I QUATTRO ANNI DI GUERRA. E I QUATTRO ANNI DI GUERRA HANNO COINVOLTO, SIA PURE A VARIO TITOLO, TUTTE LE REGIONI D’ITALIA; ECCO PERCHE’, PER QUESTE CELEBRAZIONI, LO STATO MAGGIORE DELL’ESERCITO HA DATO MANDATO AI COMANDI TERRITORIALI, INCENTRATI SU TUTTE LE REGIONI AMMINISTRATIVE, DI:
-   REALIZZARE UNA MOSTRA ITINERANTE, RESA DISPONIBILE PER CIRCA 40 MESI (DA MAGGIO 2015 A NOVEMBRE 2018), ATTRAVERSO DEI “PACCHETTI” ESPOSITIVI CHE, AUSPICABILMENTE, TOCCHERANNO LE PROVINCE DI CIASCUNA REGIONE;
-   ORGANIZZARE, CON PERIODICITA’ ANNUALE, DEI CONVEGNI/CONFERENZE TEMATICHE (CIOE’ PER CIASCUN ANNO DI GUERRA), SOTTO UNA PREVALENTE OTTICA REGIONALE E CON UNA PARTICOLARE ATTENZIONE AL CONTRIBUTO DATO ALLO SFORZO BELLICO. NELLA CIRCOSTANZA, L’AVVALERSI DELLA COLLABORAZIONE DI PROFESSORI/STUDIOSI DELLA MATERIA, RAPPRESENTA UNO DEGLI ASPETTI CULTURALMENTE PIU’ QUALIFICANTI DELL’ATTIVITA’ STESSA.
AL RIGUARDO, CI TERREI A SOTTOLINEARE CHE IL MIO COMANDO HA DA TEMPO INTRAPRESO UNA PROFICUA ED INTENSA COLLABORAZIONE CON IL GEN. COLTRINARI, ILLUSTRE DOCENTE E STUDIOSO NONCHE’ FIGLIO DI QUESTA TERRA! MA ANCHE CON ALTRI UFFICIALI MARCHIGIANI DELLA F.A., DI ALTO RANGO MA ORAMAI IN QUIESCENZA, PER L’EFFETTUAZIONE DI INTERESSANTI E COINVOLGENTI CONFERENZE PRESSO ALCUNI ISTITUTI SCOLASTICI DELLA REGIONE.
HO ACCENNATO POC’ANZI ALL’ IMPIEGO SINERGICO DELLE RISORSE INTERNE ALLA NOSTRA ORGANIZZAZIONE. TUTTAVIA, NELLA CIRCOSTANZA ODIERNA, VORREI PORRE IN CHIARA EVIDENZA CHE L’EVENTO CUI STIAMO PER  DARE INIZIO RAPPRESENTA L’ESEMPIO DI UNO SFORZO ORGANIZZATIVO FRUTTO DI SINERGIE TRA LE AUTORITA’ DI GOVERNO LOCALI, CENTRI DI RICERCHE E STUDI QUALI, APPUNTO, L’ASSOCIAZIONE “CASA DELLA MEMORIA”  E GLI ENTI DELL’ESERCITO CHE INSISTONO SUL TERRITORIO MARCHIGIANO.
MI SIA CONSENTITO, A QUESTO PUNTO, SPENDERE ALCUNE PAROLE SULLA “CASA DELLA MEMORIA”. CIO’ MI CONSENTIRA’, TRA L’ALTRO, DI INTRODURRE L’ARGOMENTO DELLA CONFERENZA. IL RECUPERO DELLA MEMORIA STORICA RAPPRESENTA L’OBIETTIVO FONDANTE DELL’ASSOCIAZIONE, CHE L’HA GUIDATA, DALLA SUA NASCITA AD OGGI, NELL’OPERA ALTAMENTE MERITORIA SVOLTA SUL TERRITORIO, RACCOGLIENDO MATERIALE DOCUMENTARIO E SVOLGENDO ATTIVITA’ DIVULGATIVE E DIDATTICHE SULLE VICENDE CHE RIGUARDANO IL CAMPO DI PRIGIONIA DI SERVIGLIANO. VICENDE CHE ATTRAVERSANO LA STORIA DI QUESTA REGIONE DAL PRIMO NOVECENTO FINO ALL’IMMEDIATO SECONDO DOPO GUERRA.
E VENIAMO AL TEMA DI OGGI, LA PRIGIONIA NEL CORSO DEL PRIMO CONFLITTO MONDIALE, TRATTATO DAI NOSTRI RELATORI NELLA DUPLICE OTTICA, QUELLA DEGLI AVVERSARI SUL NOSTRO TERRITORIO E QUELLA DEI NOSTRI SOLDATI NEI TERRITORI DELL’AVVERSARIO, L’IMPERO AUSTRO-UNGARICO. LUNGI DA ME ANTICIPARE CIFRE, DETTAGLI O SITUAZIONI PARTICOLARI. MI PREME, INVECE, SOTTOLINEARE COME QUESTO ASPETTO DELLA GRANDE GUERRA E’ STATO A LUNGO NEGLETTO ED AFFATTO CONOSCIUTO. MENTRE TANTO S’E’ SCRITTO, DOCUMENTATO E RAPPRESENTATO ANCHE CINEMATOGRAFICAMENTE SULLA PRIGIONIA NELLA SECONDA G.M.
VEDREMO COME UNA DELLE QUESTIONI PRINCIPALI DURANTE LA GRANDE GUERRA FU IL TRATTAMENTO DEI PRIGIONIERI DI GUERRA. IN TEORIA, I LORO DIRITTI DOVEVANO ESSERE GARANTITI DALLA SECONDA CONVENZIONE DELL'AJA, UN ACCORDO ENTRATO IN VIGORE PRIMA DEL 1914 E FIRMATO DA 44 STATI. NELLA PRATICA PERÒ LE COSE ANDARONO DIVERSAMENTE. LE CONTINGENZE DEL MOMENTO NON POTERONO GARANTIRE QUESTO DIRITTO: COL PASSARE DEL TEMPO I PRIGIONIERI AUMENTAVANO E, PARALLELAMENTE, LE RISORSE DIMINUIVANO. COLORO CHE FURONO CATTURATI PERCIÒ EBBERO UN TRATTAMENTO PEGGIORE RISPETTO A QUANTO ERA STATO DECISO POCHI ANNI PRIMA. E CIO’ AVVENNE DA ENTRAMBE LE PARTI.  TUTTAVIA, RISPETTO AI PRIGIONIERI ITALIANI (SI ACCENNERA’, TRA L’ALTRO, ANCHE ALL’ATTEGGIAMENTO DELLA MADRE PATRIA NEI LORO CONFRONTI) RINCHIUSI NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO AUSTRIACI E TEDESCHI, i prigionieri austroungarici caduti in mano italiana FURONO TRATTATI COMPLESSIVAMENTE MEGLIO.  I SOLDATI ITALIANI DECEDUTI (SOPRATTUTTO DI FAME E DI STENTI) NEI CAMPI DI PRIGIONIA AUSTRIACI E TEDESCHI, FURONO DI PIU’ DI QUELLI AUSTROUNGARICI MORTI IN ITALIA. LA MAGGIOR PARTE DEI QUALI FURONO CONCENTRATI NELLE REGIONI MERIDIONALI, PIÙ LONTANE DAL FRONTE.
TERMINEREI QUI QUESTE MIE ANNOTAZIONI E MANIFESTANDO IL MIO SENTITO RINGRAZIAMENTO A QUANTI HANNO RESO POSSIBILE LA REALIZZAZIONE DI QUESTO EVENTO, CEDO LA PAROLA AL PROSSIMO INTERVENTO.
IL MIO SINCERO PLAUSO, INNANZITUTTO AI NOSTRI DUE CONFERENZIERI PER LA SINTESI E LA COMPLETEZZA DEI LORO INTERVENTI.

L’INTERESSE SUSCITATO E L’IMPORTANZA ANNESSA, SIN DALLA SUA ORGANIZZAZIONE, A QUESTA GIORNATA SONO SENZA DUBBIO TESTIMONIATI DAL COINVOLGIMENTO E DALLA SENTITA PARTECIPAZIONE DEI NOSTRI STUDENTI. ED E’ SOPRATTUTTO A LORO CHE VORREI RIVOLGERMI IN QUESTE BREVISSIME NOTE FINALI.
OGGI, IN QUESTO LUOGO SIGNIFICATIVO PER LA STORIA DI SERVIGLIANO, ABBIAMO “FATTO” VERAMENTE CULTURA. ED OGNI OPERAZIONE CULTURALE CHE SI RISPETTI NON PUO’ PRESCINDERE DAL RECUPERO E DALLA RIPROPOSIZIONE DELLA MEMORIA STORICA, FONDAMENTALE PUNTO DI PARTENZA PER AFFRONTARE LE SFIDE ODIERNE E FUTURE. E TALI SFIDE HANNO UNA COMPONENTE IMPORTANTE NELL’EVITARE GLI ERRORI E NEL SUPERARE LA VIOLENZA E GLI EGOISMI DEL PASSATO. IL PASSAGGIO SUCCESSIVO, VA DA SE’, E’ COSTRUIRE PER E CON LE NUOVE GENERAZIONI MIGLIORI E PIU’ STABILI CONDIZIONI DI PROGRESSO E DI PACE. PROGRESSO E PACE, OVVIAMENTE, IN UNA CORNICE DI SICUREZZA. QUESTO E’ IL MESSAGGIO CHE, DA PARTE MIA, VORREI LASCIARVI PRIMA DI RITORNARE AI VOSTRI STUDI.
RINGRAZIO, INFINE, IL PROF. GIUNTA LA SPADA ED IL COMUNE DI SERVIGLIANO PER LA SPLENDIDA OSPITALITA’ E COLLABORAZIONE FORNITE ED AUGURO A TUTTI UN BUON PROSEGUIMENTO DI GIORNATA.
 
Servigliano, 28 ottobre 2015 

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