Il campo di prigionia di Dunaszerdahely è in Slovacchia, sul confine ungherese
Dunajská Streda (in
lingua ungherese Dunaszerdahely, in lingua tedesca Niedermarkt, in lingua
italiana Mercato Danubiano del Mercoledì) è una città della Slovacchia,
capoluogo del distretto omonimo, nella regione di Trnava. Il nome Zerda viene
menzionato per la prima volta nel 1250, in un documento di Palatinus Lórant.
Altre forme più recenti del nome sono Svridahel (1254), Zeredahely (1270),
Zerdahel (1283) e Zredahel (1358). Szerdahely significa "mercato del
mercoledì" in lingua ungherese e indica che la città aveva il privilegio
di tenere un mercato in quel giorno (in seguito il giorno del mercato sarebbe
diventato il venerdì). La parola ungherese szerda che ha radici slave come la
parola streda in slovacco significano "mercoledì". L'attributo Duna-
o Dunajská, cioè "danubiana" fu aggiunto nel XIX secolo. Il nome
Niedermarkt, in tedesco, significa "mercato basso".
Nel 1910 vi erano 4679
madrelingua ungheresi su 4762 abitanti. Nel 1930 la città contava 5706
abitanti, tra i quali 2944 ungheresi, 2186 ebrei (in maggioranza di lingua
ungherese) e 503 slovacchi. Il censimento del 2001 indica 18756 ungheresi, 3588
slovacchi, 353 rom, 147 cechi e 24 tedeschi. Ciò si traduce in una maggioranza
ungherese di oltre l'80%, una delle più alte percentuali registrate nei comuni
del paese. Nel 1919 divenne parte
della Cecoslovacchia. Tornò a far parte
dell'Ungheria con il primo arbitrato di
Vienna, nel 1938, ma tornò alla
Cecoslovacchia nel 1945 dopo la seconda guerra
mondiale. Tra 1947 e 1948 parte della
popolazione fu costretta a emigrare verso l'Ungheria, in applicazione
dell'accordo per il trasferimento di popolazione ungherese-cecoslovacco.
Continua Post di aggiornamento in data 5 dicembre 2020 su questo blog
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