Nel 1946 era
terminato, come visto, il rimpatrio
degli internati italiani dalla Francia metropolitana. Molto complesso fu la
vicenda del rimpatrio dei prigionieri di guerra italiani in mano francese in
Nord Africa.
Nell’estate del
1945 notizie di fronte ufficiosa fecero presenta al governo italiano che le
autorità francesi erano orientate a rimpatriare i prigionieri di guerra
italiani del Nord Africa In base a ciò le nostre autorità si rivolsero alla Commissione
alleata di controllo affinché tutto fosse messo in essere per arrivare ad un
sollecito rimpatrio della dei nostri prigionieri di guerra; non era un problema
da poter rimandare in quanto era noto il duro trattamento usato dai francesi ai
prigionieri di guerra italiani: quindi prima si procedeva prima si poteva porre
fine alle sofferenze, che, peraltro, erano ancora in atto. La situazione era
davvero difficile: non si erano non vi erano in essere accordi sulle modalità
di rimpatrio tra le autorità francesi e quelle italiane; vi erano solo delle
degli intendimenti. Tutto ancora era ancora da definire, nel più ampio quadro
di una normalizzazione dei rapporti italo-francese. Un unico fatto sicuro era,
però: nel 1945 era stato possibile attuare il rientro di 1500 militari italiani
che il 20 novembre 1945 avevano lasciato l'Algeria da Orano peer l’Italia. Un
precedente tanto significativo quanto utile per avviare un sollecito rimpatrio
dei restanti prigionieri.
[1]
Alaciato A., op. cit., pag. 196
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