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giovedì 3 ottobre 2013

La memoria. Lo studio dei reperti per comprendere il presente attraverso le esperienze del passato.

Prigionia di Guerra: Cartolina di un prigioniero di guerra in mano austriaca

E’ accettato da tutti che non vi è futuro se non c’è memoria. Per questo la Memoria è uno dei temi più controversi da affrontare e gestire. Se vuoi gestire il futuro, devi gestire la Memoria. L’esempio è facile: coloro che vorrebbero far rivivere il III Reich e le sue realizzazioni, basta che cancellino dal presente e dal futuro tutto quello che di negativo e di orrendo questo Reich ha fatto durante la sua esistenza. La Conoscenza e la Memoria impediscono all’uomo di poterlo manipolare secondo i propri scopi. La non Conoscenza e l’assenza di memoria permettono di manipolare ogni uomo. Gli “Assassini della Memoria” sono gli apristrada per coloro che voglio controllare l’uomo secondo i loro criteri.
Oggi il mondo è globalizzato. Dalla Rivoluzione Francese ad oggi le masse sono protagoniste della scena mondiale. Chi controlla le masse, controlla l’uomo, e governa a suo piacimento. Ad oggi non si sono inventati o creati mezzi diversi da quelli individuati nei due secoli precedenti, ed applicati  senza risparmio in quel secolo definito breve, ma che è stato il “secolo dei campi” in cui masse di uomini vi erano rinchiusi con tutti i motivi, meno che fossero colpevoli di qualche cosa. Prigionia Militare, Internamento, Deportazione, Lotte di Liberazione, sono il retaggio di un secolo che deve rimanere unico.
Lo studio, l’approfondimento, la ricerca, la rielaborazione, di questi fenomeni devono essere orientati alla alimentazione di questa Memoria che rappresenta uno dei patrimoni più importanti che le generazioni passate hanno lasciato alle presenti
Noi invitiamo il lettore ad aiutarci a tenere aperte le porte di questa Memoria; un invito che non ha bisogno di motivazioni, ma che deve essere inteso come una partecipazione personale a contribuire a conoscere e, in definitiva, ad essere liberi.


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