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venerdì 16 agosto 2019

Prigionia austriaca in Italia 1915 - 1918 Fonti Italiane


R. ESERCITO ITALIANO
COMANDO SUPREMO
RIPARTO OPERAZIONI
UFFICIO INFORMAZIONI
N. 1155 di protocollo Uff. Int.

OGGETTO: Brani di corrispondenze di prigionieri di guerra
AL MINISTERO DEGLI INTERNI – Ufficio Stampa

Il Ministero per le PP. e TT. ha trasmesso a questo Comando alcuni stralci  di corrispondenze di prigionieri di guerra austro-ungarici.
Degni di rilievo sono i brani riportati nell'annesso allegato, per le espressioni che appaiono sincere, del compiacimento dei prigionieri per la nostra civiltà, i nostri costumi ed il benevolo trattamento, cui sono assoggettati.
Questo Comando è del parere che convenga far conoscere al pubblico i detti brani e pertanto rivolga preghiera a cotesto ministero di volere, se condivide tale parere, far dare loro diffusione a mezzo della stampa.

IL SOTTOCAPO DI STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO
Diaz

Estratti di corrispondenze di prigionieri di guerra

Dal prigioniero Dr. Plolm, a Frl. Nelly Dahlmann Dresda A., cartolina da Portoferraio, in data 2-1-1916.
"Siamo diventati globe-trotters: passato attraverso la Serbia, l'Albania, acque italiane, parte di Sardegna, isola Asinara e finalmente all'isola d'Elba nostra dimora fissa. Calchiamo terreno storico pieno di ricordi di Napoleone, siamo trattati bene e bene alloggiati. Abbiamo una bella vista sul porto pittoresco, sul mare. La popolazione è vivece. Qui sembra di sentire l'alito di una grande cultura millenaria, tutta propria, originale".

Dal prigioniero Alfiere Richard Epstein, a sig. Adolf Epstein Neuern Boemia, cartolina da Portofferaio, in data 2-1-1916.
"I due mesi di marcia fra Nix e Vallona e gli strapazzi stenti, la fame, ecc. e finalmente la tanto sospirata consegna a mani italiane; il trattamento qui è più che umano; ci trattano da ufficiali".

Dal prigioniero Tenente Adam Kliebhan, a cont. A Michael Kliebhan in Brandhof Boemia, cartolina da Portoferraio, in data 2-1-1916.
"Quando siamo arrivati a Vallona, strapazzati, pezzenti ed affamati, gli italiani si meravigliarono del nostro enorme appetito. Ora ci siamo rimessi in buona salute".

Dal prigioniero Alfiere Alfred Weiss, a Emil Weiss Praga, cartolina da Portofferaio, in data 2-1-1916.
"Cerco di dimenticare al più presto l'Albania e la Serbia!...Ora siamo nuovamente in possesso della civiltà. Siamo fra uomini di cultura. Non temere più di me".

Dal prigioniero colonnello Leopold Edlmann, a Marie Edlmann Vienna IV cartolina da Portoferraio, in data 2-1-1916.
"Il giorno Capodanno sono arrivato all'Isola d'Elba, ove 100 fa abitò Napoleone. Qui si sta molto meglio che in Serbia".

Dal prigioniero Tenente Rudolf Valduiger, a Frl. Poldi Stenier Vienna X, cartolina da Portoferraio, in data 2-1-1916.
"Dopo tre anni di fatiche, mi trovo nuovamente accomodato. Non ti puoi immaginare la mia contentezza. Sono arrivato qui ieri. Fui lietamente sorpreso; qui tutto è meraviglioso. Pensa: dopo 1 anno e mezzo mi sedetti finalmente a tavola con tovaglia e tovaglioli. Qui abbiamo una bella sala da pranzo comune; una camera da letto ben pulita e anche libertà di movimento e passeggio. Raccontarti quello che ho patito in questi tre mesi sarebbe troppo! Qui si tratta da Ufficiali!".

Dal prigioniero Alfiere Ernst Popper, a Sig.ra Marta Amann Vienna XIII, cartolina da Portoferraio, in data 3-1-1916.
"Non è da descrivere tutto quanto abbiamo subito, ufficiali e uomini, in questi due mesi di marce forzate di strapazzi, di fame e avversità e maltrattamenti. Sono sano – quand meme – e godo ora, con grande mia gioia, il beneficio, in ogni detaglio, della civiltà europea".


 Dal prigioniero tenente Heinrich Goschel, a Sig.ra Adi Goschel Vienna IV, cartolina da Portoferraio, in data 2-1-1916.
"Passate le lunghe settimane di stenti, attraverso la Serbia e l'Albania, venimmo presi in consegna dall'Italia ed ora ci troviamo all'Isola d'Elba. Il passaggio dagli strapazzi albanesi al trattamento eccellente italiano è indescrivibile!"

Dal priogioniero Maggiore d'Intendenza Giovanni Wenley, a Sig.ra Giovanna Wenley Graz, cartolina da Portoferraio, in data 2-1-1916.
"Ieri, dopo 10 settimane di rinunce di ogni genere e di erramenti sono qui arrivato, nel fu eremitaggio di Napoleone. Contro ogni aspettativa qui siamo trattati bene, siamo ridiventati e riconsiderati uomini... Speriamo che ormai nessun ulteriore disturbo ci capiti e che questa miseria finisca presto."

Dal prigioniero A. de Baldass, a Signora v. Baldass Vienna, lettera da Ospedaletto da campo 90 Z. di G. In data....
"...come sono stato curato con tale distinzione, come se avessi fatto non so che, e tutti, dal piantone al Colonnello erano veramente commoventi nel loro zelo di esaudire ogni possibile mio desiderio."

Dal prigioniero Wolfgang Battista, a Brand Mary Monaco di Baviera, lettera da Pinerolo in data 4-1-1916.
"...Qui non c'è nulla di nuovo; tutto procede tranquillamente come se la guerra non ci fosse e se non fosse per i giornali e le uniformi grigie non si saprebbe che c'è. Qui vivono italiani in massel, che continuano tranquillamente a fare i loro affari e si fanno acquisti presso di loro come prima. Anche a teatro non ci si accorge che c'è la guerra."

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