R.
ESERCITO ITALIANO
COMANDO
SUPREMO
RIPARTO
OPERAZIONI
UFFICIO
INFORMAZIONI
N. 1155
di protocollo Uff. Int.
OGGETTO: Brani di
corrispondenze di prigionieri di guerra
AL MINISTERO DEGLI
INTERNI – Ufficio Stampa
Il Ministero per le
PP. e TT. ha trasmesso a questo Comando alcuni stralci di corrispondenze di prigionieri di guerra
austro-ungarici.
Degni di rilievo
sono i brani riportati nell'annesso allegato, per le espressioni che appaiono
sincere, del compiacimento dei prigionieri per la nostra civiltà, i nostri
costumi ed il benevolo trattamento, cui sono assoggettati.
Questo Comando è del
parere che convenga far conoscere al pubblico i detti brani e pertanto rivolga
preghiera a cotesto ministero di volere, se condivide tale parere, far dare
loro diffusione a mezzo della stampa.
IL SOTTOCAPO DI
STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO
Diaz
Estratti di
corrispondenze di prigionieri di guerra
Dal prigioniero Dr.
Plolm, a Frl. Nelly Dahlmann Dresda A., cartolina da Portoferraio, in data
2-1-1916.
"Siamo
diventati globe-trotters: passato attraverso la Serbia, l'Albania, acque
italiane, parte di Sardegna, isola Asinara e finalmente all'isola d'Elba nostra
dimora fissa. Calchiamo terreno storico pieno di ricordi di Napoleone, siamo
trattati bene e bene alloggiati. Abbiamo una bella vista sul porto pittoresco,
sul mare. La popolazione è vivece. Qui sembra di sentire l'alito di una grande
cultura millenaria, tutta propria, originale".
Dal prigioniero
Alfiere Richard Epstein, a sig. Adolf Epstein Neuern Boemia, cartolina da
Portofferaio, in data 2-1-1916.
"I due mesi di
marcia fra Nix e Vallona e gli strapazzi stenti, la fame, ecc. e finalmente la
tanto sospirata consegna a mani italiane; il trattamento qui è più che umano;
ci trattano da ufficiali".
Dal prigioniero
Tenente Adam Kliebhan, a cont. A Michael Kliebhan in Brandhof Boemia, cartolina
da Portoferraio, in data 2-1-1916.
"Quando siamo
arrivati a Vallona, strapazzati, pezzenti ed affamati, gli italiani si
meravigliarono del nostro enorme appetito. Ora ci siamo rimessi in buona
salute".
Dal prigioniero
Alfiere Alfred Weiss, a Emil Weiss Praga, cartolina da Portofferaio, in data
2-1-1916.
"Cerco di
dimenticare al più presto l'Albania e la Serbia!...Ora siamo nuovamente in
possesso della civiltà. Siamo fra uomini di cultura. Non temere più di
me".
Dal prigioniero
colonnello Leopold Edlmann, a Marie Edlmann Vienna IV cartolina da
Portoferraio, in data 2-1-1916.
"Il giorno
Capodanno sono arrivato all'Isola d'Elba, ove 100 fa abitò Napoleone. Qui si
sta molto meglio che in Serbia".
Dal prigioniero
Tenente Rudolf Valduiger, a Frl. Poldi Stenier Vienna X, cartolina da
Portoferraio, in data 2-1-1916.
"Dopo tre anni
di fatiche, mi trovo nuovamente accomodato. Non ti puoi immaginare la mia
contentezza. Sono arrivato qui ieri. Fui lietamente sorpreso; qui tutto è
meraviglioso. Pensa: dopo 1 anno e mezzo mi sedetti finalmente a tavola con
tovaglia e tovaglioli. Qui abbiamo una bella sala da pranzo comune; una camera
da letto ben pulita e anche libertà di movimento e passeggio. Raccontarti
quello che ho patito in questi tre mesi sarebbe troppo! Qui si tratta da
Ufficiali!".
Dal prigioniero
Alfiere Ernst Popper, a Sig.ra Marta Amann Vienna XIII, cartolina da
Portoferraio, in data 3-1-1916.
"Non è da
descrivere tutto quanto abbiamo subito, ufficiali e uomini, in questi due mesi
di marce forzate di strapazzi, di fame e avversità e maltrattamenti. Sono sano
– quand meme – e godo ora, con grande mia gioia, il beneficio, in ogni
detaglio, della civiltà europea".
Dal prigioniero tenente Heinrich Goschel, a
Sig.ra Adi Goschel Vienna IV, cartolina da Portoferraio, in data 2-1-1916.
"Passate le
lunghe settimane di stenti, attraverso la Serbia e l'Albania, venimmo presi in
consegna dall'Italia ed ora ci troviamo all'Isola d'Elba. Il passaggio dagli
strapazzi albanesi al trattamento eccellente italiano è indescrivibile!"
Dal priogioniero
Maggiore d'Intendenza Giovanni Wenley, a Sig.ra Giovanna Wenley Graz, cartolina
da Portoferraio, in data 2-1-1916.
"Ieri, dopo 10
settimane di rinunce di ogni genere e di erramenti sono qui arrivato, nel fu
eremitaggio di Napoleone. Contro ogni aspettativa qui siamo trattati bene,
siamo ridiventati e riconsiderati uomini... Speriamo che ormai nessun ulteriore
disturbo ci capiti e che questa miseria finisca presto."
Dal prigioniero A.
de Baldass, a Signora v. Baldass Vienna, lettera da Ospedaletto da campo 90 Z.
di G. In data....
"...come sono
stato curato con tale distinzione, come se avessi fatto non so che, e tutti,
dal piantone al Colonnello erano veramente commoventi nel loro zelo di esaudire
ogni possibile mio desiderio."
Dal prigioniero
Wolfgang Battista, a Brand Mary Monaco di Baviera, lettera da Pinerolo in data
4-1-1916.
"...Qui non c'è
nulla di nuovo; tutto procede tranquillamente come se la guerra non ci fosse e
se non fosse per i giornali e le uniformi grigie non si saprebbe che c'è. Qui
vivono italiani in massel, che continuano tranquillamente a fare i loro affari
e si fanno acquisti presso di loro come prima. Anche a teatro non ci si accorge
che c'è la guerra."
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