IL V FRONTE DELLA GUERRA DI LIBERAZIONE
I prigionieri di guerra erano
italiani come ogni altro italiano. E fecero le loro scelte. Anche qui ci fu chi
rimase fedele alla vecchia alleanza, chi rimase indifferente ad ogni
sollecitazione cercando solo di sopravvivere, e chi scelse modi ed azioni tali
che combatterono la Germania e contrastarono la sua determinazione a
trasformare l’Europa ed i territori da lei conquistati, attraverso la vittoria
della guerra che si stava combattendo, nel già annunciato Reich millenario ad
impronta totalmente nazista.
Il corollario di questo assunto è
che non si possono escludere questi italiani dal quadro generale della Guerra
di Liberazione, una omissione che sarebbe arbitraria e limitativa delle scelte che
gli Italiani fecero durante la crisi armistiziale. Anche qui occorre superare
il binomio fascismo-antifascismo, in quanto, come detto, la Guerra di
Liberazione non fu combattuta solo da fascisti ed antifascisti, una limitazione
che è alla base di perduranti conflitti e tragedie e divisioni, ma anche da
coloro che, superato l’aspetto ideologico, volevano fare qualcosa per essere
liberi e liberare l’Italia da un occupatore ex alleato e, in modo indiretto, da
ex nemici, ora alleati, che promettevano di darci quella libertà che, per esperienza, nessuno
dona ma che deve essere conquistata.
Nasce in questo contesto un altro
gruppo di italiani che combatte in modi molti diversi da quelli tradizionali la
Germania ed i suoi alleati, che nel loro insieme sono il nemico.
Nasce di conseguenza un altro
fronte della Guerra di Liberazione, che noi chiamiamo il V fronte, che si
affianca agli altri in modo parallelo e spesso intercomunicante a ma anche
lontano per altri versi, basti pensare alla azione delle I.S.U statunitensi che
operano al di là dell’Atlantico, ma che sono parte integrante della Guerra di
Liberazione.
Premessa indispensabile per comprendere
le azioni dei prigionieri di guerra come partecipanti nel V Fronte della Guerra
di Liberazione è dare un rapido sguardo alla loro consistenza, ed alla loro
dislocazione geografica, determinate entrambe da 39 mesi di guerra con i paesi
delle Nazioni Unite.
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