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domenica 10 novembre 2019

Il prigioniero di guerra Concetto 3


Il V FRONTE DELLA GUERRA DI LIBERAZIONE




Il soldato che cade, dopo aver fatto il suo dovere fino all’estremo in mano nemica è considerato prigioniero. Fin dalla antichità cadere prigioniero non era una bella cosa e la Patria generalmente assumeva atteggiamenti molto critici nei loro confronti se non di condanna. In ambito militare il tema ella prigionia viene sempre trattato con un certo distacco e spesso ignorato, preferendo trattare le benemerenze di coloro che, più fortunati, non solo non hanno subito la sorte dei prigionieri, ma vice versa hanno contribuito con il loro comportamento ad accrescere il retaggio di gloriose tradizioni militari. Lo stesso nemico per secoli mostrava di non avere pietà per i prigionieri che spesso uccideva a fil di spada, o riduceva in schiavitù
Solo alla fine dell’ottocento, accanto alle norme che regolavano il trattamento dei feriti e degli ammalati, accanto anche a quelle riguardanti il combattente vero e proprio si svilupparono norme riguardanti colui che cadeva prigioniero. La seconda guerra mondiale fu combattuta sulla base della Convenzione di Ginevra firmata dalla stragrande maggioranza degli Stati all’epoca esistenti nel 1929 in cui si codificò diritti, doveri, criteri e comportamenti relativi ai prigionieri di guerra. Occorre peraltro constatare che non sempre le norme di tale convenzione sono state rispettate nel corso della guerra, spesso la Convenzione applicata secondo i propri esclusivi interessi. Occorre rilevare che la condizione di prigioniero di guerra nel Diritto Internazionale nasce nel momento in cui viene dichiarata la guerra e termina con la firma del Trattato di pace. Uno status quello di prigioniero che implica essere prima di tutto un soldato; per colui che soldato non è nel Diritto Internazionale esiste la figura dell’Internato, oppure del Deportato per ragioni politiche, etniche, religiose, razziali ecc. La seconda guerra mondiale ha mostrato che il corpo di norme elaborato fino ad allora si dimostrò molto fragile, ed infatti arbitri, abusi e violazioni si ebbero su larga scala.

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