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domenica 15 dicembre 2019

Africa Orientale Italiana novembre 1942

IL V FRONTE DELLA GUERRA DI  LIBERAZIONE
La consistenza numerica

Con la caduta di Gondar il 27 novembre 1941 hanno termine le operazioni dell’esercito italiano in questo scacchiere. Impostate sulla più stretta offensiva, sottoposte a periodi di tempo successivi ad attaccare d parte delle forze britanniche coadiuvate da folte bande ribelli, specie in Etiopia, le unità italiane in pochi mesi vedono compromessa la propria sorte, penalizzate nelle dotazioni di armamenti e materiale bellico in quanto nettamente più moderno ed efficiente risulta essere quello inglese, sebbene quantitativamente inferiore in uomini. Viene al pettine la concezione generale della politica coloniale del fascismo, che nel 1936 si lanciò alla conquista dell’Etiopia con una guerra che depauperò oltre ogni dire le capacità italiane in termini di mezzi e materiali, per un Impero lontano dalla madrepatria, con Suez controllato dai nostri potenziali nemici e dove egli anni seguenti si sviluppò una guerriglia di vasta portata che in pratica gettò le premesse per una resa preannunciata.
Ammonta a circa 40.000 il numero dei soldati italiani fatti prigionieri in Africa orientale, avviati poi nei campi di concentramento del Kenya, in India attraverso il porto di Mombasa ed in altri domini britannici. I soldati italiani catturati in Eritrea in parte furono inviati in Egitto ed in parte inviati in India.  

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