IL V FRONTE DELLA GUERRA DI LIBERAZIONE
La consistenza numerica
Russia
La campagna di Russia, voluta
fortemente da Mussolini per ragione politiche nel 1941 ed osteggiata dagli
Stati maggiori tedeschi vide l’invio inizialmente di un contingente di 60.000
uomini, il CSIR, il Corpo Italiano di Spedizione in Russia, al comando del gen.
Messe, I tedeschi con la loro operazione barbarossa erano sicuri che entro l’inizi
dell’inverno avrebbero avuto ragione della URSS e per poco non riuscirono nel
loro intento. Fermati dalle condizioni climatiche e passato l’inverno
cambiarono atteggiamento e chiesero ulteriori invii di soldati italiani. Si
costituì l’ARMIR nella primavera del 1842 che raggiunse la forza di oltre
200.000 uomini, inglobando il CSIR. L’ARMIR fu posto al comando del gen. Italo
Gariboldi.
Le perdite più consistenti si
ebbero al termine della Seconda battaglia difensiva del Don. Degli oltre
200.000 soldati che furono costretti alla ritirata, solo la metà riuscì a
guadagnare le linee arretrate. Gli altri, circa 10.500 furono catturati dai
Sovietici, mentre i restanti 91.000 furono inghiottiti dalla steppa e dal gelo
e né da parte italiana né da parte sovietica si ha contezza di quanti caddero
in combattimento, chi per malattia o per stenti.
Nessun commento:
Posta un commento