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14 giugno 2020
di Giorgio Madeddu
Ghilarza 25 agosto 1918,
Mio Carissimo fratello, noi
sempre in buona salute così spero di te, siamo tanto dispiaciuti che non abbia tornato
a ricevere tue notizie da una cartolina fatta in data del 15 giugno perciò ti
raccomando, se vuoi che la mamma stia un po' tranquilla di scrivere sempre ogni
settimana, essa dorme ancora in casa mia, stai sicuro non manco di confortarla.
Ora spero che avrai ricevuto pacchi e cartoline che non puoi credere il
dispiacere che abbiamo il non sapere che hai ricevuto niente ancora, appena
ricevi c’è lo fai sapere noi spediamo sempre e ci fai sapere se hai ricevuto i
pacchi di pane della croce rossa di Milano. Salutandoti e baciandoti con vero
cuore a mio nome e Daniele e tanti baci di Line è stata promossa a 3a
senza esame e tanti baci da Pepe e Maria e Antioca non và sola (xxxx?) e sono
tua indimenticabile sorella Gio. Maria.
Questa cartolina datata 25 agosto
è trasmessa dalla sorella di Giovanni, Giovanna Maria. Giovanna Maria fa notare
al fratello che l’ultima cartolina ricevuta dai famigliari è datata 15 giugno e
si raccomanda con parole severe al fratello affinché tranquillizzi la madre
scrivendo “…sempre, ogni settimana…”. La preoccupazione sulla ricezione dei
pacchi viveri è costante nelle diverse cartoline, pacchi inviati dai famigliari
e dalla Croce Rossa. Giovanna Maria
riporta anche i saluti di una bimba, forse la figlia, promossa alla terza
classe senza esami.
Questa è l’ultima cartolina
conosciuta, indirizzata al fante del 230° reggimento Miscali Giovanni Battista
di Ghilarza (OR) morto in prigionia e sepolto nel cimitero militare
internazionale di Feldbach assieme ad altri 167 soldati italiani.
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