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lunedì 28 settembre 2020

Risposta Italiana alle accuse austriache in tema di prigionia di guerra 2




Roma, 15 luglio 1918
MINISTERO DELLA GUERRA
Commissione per i Prigionieri di guerra
n. 18852 di protocollo
OGGETTO: Informazioni
AL COMANDO SUPREMO – UFFICIO INFORMAZIONI

Mentre ringrazia della comunicazione di cui nel foglio sopradescritto questa Commissione si fa premura prospettare quanto segue nei riguardi dei singoli punti d'accusa contenuti nell'articolo della "NEUE FREIE PRESSE" del 20 giugno u.s.

omissis

Ufficiali legati al palo nel reparto di Cortemaggiore (non Castelmaggiore)
Il 4 novembre 1916 giunse dalla zona di guerra al Riparto di Cortemaggiore  il prigioniero di guerra di nazionalità romena MYRONOVICI Michele.
La mattina del 5 egli fu chiamato dal capitano prigioniero Leo SCHEEIDER il quale alla presenza di un altro capitano suo collega glin intimava a nome di tutti gli ufficiali prigionieri, di astenersi dal partecipare alla mensa comune, perchè sospetto di diserzione.
Contemporaneamente i due capitani iniziavano una rapida inchiesta tendente a chiarire la situazione di quell'alfiere.
Avendo perciò il Comandante del reparto inflitta una punizione disciplinare ai due capitani suddetti, ne sorse vivi malumore fra gli ufficiali del reparto, che essendosi permessi di reclamare e protestare anche vivacemente al riguardo di tale punizione, furono a loro volta puniti disciplinarmente.
Per tutto il pomeriggio si continuò a complottare tra i prigionieri minacce e manifestazioni ostili da farsi al MYRONOVICI tanto che due ufficiali rumeni, già internati in quel reparto, credettero di informarne il Comando.
Questo l'antefatto.
All'ora della mensa ufficiale di servizio, avendo di persona accompagnato alla mensa ufficiali l'alfiere MYRONOVICI che intimorito della ingiunzione dei suoi superiori, se ne era rimasto solo  nella propria camera, comunicava agli ufficiali riuniti l'ordine del Comandante del riparto di non provocare disordini. L'intervento dell'Ufficiale di servizio fu accolto con palese malumore tanto che questi fu costretto ad imporre silenzio.
Accortosi che un gruppo di detti ufficiali erano particolarmente ostili ai romeni tanto da rifiutarsi di sedere alla medesima tavola con loro, il Brunelli li riunì dopo la mensa nella sala di convegno invitandoli a desistere da ogni atto scorretto ed ostile verso i loro colleghi romeni.
Al rifiuto espresso in tono altezzoso e sprezzante dall'alfiere Krejci a nome dei suoi colleghi, il Brunelli ordinò immediatamente di legarlo ad una colonna del porticato. Ripetuta l'intimazione agli altri sei ufficiali, cinque di essi accennarono a diventare sempre più altezzosi e vennero fatti anch'essi legare alle colonne. Uno solo dichiarò di avere agito per imposizione degli altri e si dichiarò pronto ad ubbidire; egli fu fatto rientrare nella propria camera.
Diffidati agli altri ufficiali rimasti nella sala di mensa a non commettere atti di resistenza e disobbedienza, venivano fatti uscire a gruppi.
Passando innanzi ai colleghi legati, uno di essi, il cadetto SCHVVARZL si dichiarò solidale con i suoi colleghi e volle anch'egli essere legato con gli altri.
I sette ufficiali così legati vi rimasero per circa due ore fino a che parve ristabilita la quiete.
Dei detti sette ufficiali, uno era sottotenente, quattro alfieri a due cadetti.
Come si vede non si tratta di punizione, ma di un atto di coercizione momentanea imposta da speciali circostanze.
Pure ammettendo che il Brunelli possa avere ecceduto nella scelta dei mezzi a sua disposizione, pure il Ministero della Guerra non ha ordinato di punirlo, in vista del contegno minaccioso e provocante di quegli ufficiali prigionieri che lo hanno costretto a ricorrere a mezzi estremi per salvaguardare la propria autorità.
Il Governo a.u. non ha mancato di protestare; per via diplomatica gli sono state fornite le spiegazioni del caso.
Condanne di prigionieri di guerra
Sta di fatto che esistono parecchie condanne di prigionieri di guerra alla reclusione militare per un numero rilevante di anni.
La sentenza del Tribunale Militare di Firenze 31 gennaio 1918, con cui 13 prigionieri del distaccamento di Colle Salvetti, quattro furono condannati ad anni 20 ed i rimanenti ad anni 15 di reclusione; quella del Tribunale Militare di Alessandria 23 marzo 1918 con cui 14 prigionieri venivano condannati ad anni 20; quella dello stesso Tribunale in data 19 aprile u.s. con cui di 5 prigionieri imputati di ammutinamento 2 vennero condannati ad anni 20 e tre assolti; quelle del Tribunale Militare di Bari 15 gennaio e 22 marzo 1918 con cui 10 e rispettivamente 17 prigionieri lavoratori dei distaccamenti di Gallipoli-Cognato e Gravina, furono condannati ad anni 20 di reclusione ciascuno.
Tali condanne sono dovute al fatto che per i rifiuti di obbedienza commessi da più prigionieri alcuni Tribunali applicano l'art. 116 con l'aggravante del tempo di guerra di cui all'art. 250.
Tale differenza di apprezzamento dà luogo ad una disparità di trattamento tra i prigionieri che ha già provocato ripetute recriminazioni per parte del Governo a.u.
Sulla cosa è già stata richiamata l'attenzione della competente Autorità giudiziaria militare.

omissis
IL TENENTE GENERALE PRESIDENTE
Il Contrammiraglio
Filipperi

lunedì 21 settembre 2020

Risposta Italiana alle accuse austriache in tema di prigionia di guerra 1.




Roma, 15 luglio 1918
MINISTERO DELLA GUERRA
Commissione per i Prigionieri di guerra
n. 18852 di protocollo
OGGETTO: Informazioni
AL COMANDO SUPREMO – UFFICIO INFORMAZIONI

Mentre ringrazia della comunicazione di cui nel foglio sopradescritto questa Commissione si fa premura prospettare quanto segue nei riguardi dei singoli punti d'accusa contenuti nell'articolo della "NEUE FREIE PRESSE" del 20 giugno u.s.

1) Condanna di ufficiali prigionieri dl Reparto Cortemaggiore
I nove ufficiali prigionieri (Malanotti, Bachich, etc.) che evasero nella notte dal 22 al 23 maggio 1917 dal Reparto di Cortemaggiore e vennero poi ripresi furono processati per danneggiamento di edifici militari, perchè per evadere ruppero un pavimento di cemento armato, abbatterono un tratto di muro che chiudeva una scaletta fuori di uso e demolirono un altro tratto di muro nella cantina della caserma adibita a luogo di internamento (ex convento dei Francescani).
Il Tribunale Militare di Cremona, con sentenza 23 agosto 1917, li condannò a sei mesi di carcere, computato il sofferto: ma il Tribunale Supremo di Guerra e Marina, accogliendo il ricorso dei condannati annullò la sentenza senza rinvio, sicchè essi vennero senz'altro scarcerati (5 ottobre 1917).
Nello stesso processo furono coinvolti il Ten. prigioniero a.u. Grunberger Carlo ed i soldati prigionieri Prunner Alois e Muller Miklos, per avere indotto con artifizi, doni e promesse, il soldato italiano Riva Tancredi di servizio al reparto, a procurare ai suddetti 9 prigionieri lampadine e pile elettriche e carte topografiche, che servirono per l'evasione. Anche il Riva naturalmente fu processato.
Il Tribunale militare di Cremona, con la citata sentenza, condannò il Grunberger ad anni tre di reclusione militare ed i due soldati prigionieri ciascuno ad anni due della stessa pena: per questa parte la sentenza venne confermata dal Tribunale Supremo di Guerra e Marina; giacchè altro è l'evasione in sè stessa (che non costituisce reato ed altro è istigare ed indurre un militare di servizio a tradire il proprio dovere ed a commettere un reato; tale istigazione è prevista dagli articoli 163 e 164 del Codice penale per l'esercito).

Condanna dell'ufficiale medico a.u. alfiere Bienenstock Moritz
Il giorno 25 aprile 1917, al Campo di concentramento dei prigionieri di guerra di Fonte d'Amore (Sulmona), l'assistente medico prigioniero dott. BIENENSTOCK MORITZ, che secondo la Convenzione di Ginevra era colà adibito a mansioni sanitarie, avendo notato che due prigionieri evasi e pooi ripresi per il loro deplorevoli contegno dopo l'arresto erano stati messi ai ferri – punizione autorizzata dal regolamento di disciplina vigente nel nostro Esercito – si diede arbitrariamente a cercare del Comandante del Campo per fargli presente le condizioni di sofferenza nelle quali, secondo lui, versavano detti prigionieri.
Imbattutosi in un ufficiale italiano addetto al reparto, gli disse che non era da cittadini italiani legare due prigionieri in modo da farli soffrire tanto, e sebbene avesse avuto ordine da detto ufficiale di ritirarsi in camera, si andò invece a fermare presso i prigionieri circondato da circa 300 altri prigionieri che man mano eransi riuniti sul posto attratti dal clamore delle sue proteste.
Sopraggiunto, il Comandante del Campo, Tenente Colonn. COLALE', egli intimò al BIENENSTOCK di allontanarsi subito, ma costui dapprima rimase, poi si allontanò di pochi passi fermandosi di nuovo e continuando a protestare mentre alcuni suoi connazionali gridavano "urrà" a lui ed "abbasso" al Comandante predetto.
Con la sua energia il COLALE' riuscì ad evitare che le cose volgessero al peggio, ed il BIENENSTOCK, infine si ritirò dopo ripetute intimazioni.
Rinviato al giudizio del Tribunake Militare di Ancona per incitamento all'ammutinamento e rifiuto di obbedienza in presenza di truppa riunita, questi si dichiarò incompetente, non riconoscendo nel BIENENSTOCK perchè medico, la qualità di prigioniero di guerra. Sul ricorso del Pubblico Ministero il Tribunale Suprem di Guerra e Marina annullò la relativa sentenza, rinviando gli atti del Tribunale Militare di Bari, per un nuovo giudizio.
Questo è stato definito con sentenza 22 dicembre u.s. In virtù della quale il BIENENSTOCK ha riportato condanna ad un anno di carcere militare.
Egli non produsse ricorso e sta ora scontando la pena nel carcere militare di Napoli.

..... omissis

IL TENENTE GENERALE PRESIDENTE
Il Contrammiraglio
Filipperi

lunedì 14 settembre 2020

Prima Guerra Mondiale Prigionia austriaca in Italia. Geografia dei Campi di Concentramento. CdA Genova, Verona, Bologna

SITUAZIONE DEI CAMPI
DI CONCENTRAMENTO PRIGIONIERI DI GUERRA
AUSTRO-UNGARICI IN ITALIA 1915-1918
(Tra parentesiU. = Ufficiali, C = Cadetti, S= Soldati, P=Prigionieri)



IV Corpo d'Armata
Genova
Campo di contramento di:
1.      Cortemaggiore..........(86 u., 29 c., 40 s.)= 155 P.
2.      Casalmaggiore..........(25 u., 8 c., 447 s.)=  480 P.
3.      Finalmarina..........(6 u., 2 c., 244 s.)= 252 P.
4.      Genova..........(115 u., 25 c., 4.948 s.)= 5088 P.
5.      Pizzighettone..........(16 u., 4 c., 435 s.)= 455 P.
6.      Scandiano..........(0 u., 0 c., 1.036 s.)= 1.036 P.
7.      Taggia..........(11 u., 4 c., 344 s.)= 359 P.
8.      Parma Osp. M.re..........(0 u., 0 c., 6 s.)= 6 P.
9.      Piacenza Carceri M.ri..........(1u., 0 c., 2 s.)= 3 P.
10.  Cremona Carceri M.ri..........(0u., 0c., 1 s.)= 1 P.
11.  Cogoleto Manicomio..........(0 u., 0 c., 8 s.)= 8 P.

V Corpo d'Armata
Verona
Campo di concentramento di:
1.      Borgoforte..........(0 u., 1 c., 329 s.)= 330 P.

VI Corpo d'Armata
Bologna
Campo di concentramento di:
1.      Carpi..........(0 u., 0 c., 398 s.)= 398 P.
2.      Cento..........(0 u., 0 c., 301 s.)= 301 P.
3.      Cesena..........(17 u., 1 c., 353 s.)= 371 P.
4.      Bologna Osp. M.re..........(48 u., 3 c., 2 s.)= 53 P.
5.      Ferrara Osp. M.re..........(0 u., 0 c., 2 s.)= 2 P.
6.      Rovigo Osp. M.re..........(0 u., 0 c., 1 s.)= 1 P.














Chi avesse materiali su questi campi è pregato di prende contatto con il Centro Studi Sul Valore Militare dell'Istituto del Nastro Azzurro  CESVAM Piazza Galeno 1 Roma (centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

lunedì 7 settembre 2020

La propaganda austriaca contro l'Italia in tema di prigionia di guerra


TRATTAMENTO DEI PRIGIONIERI DI GUERRA
AUSTRO-UNGARCI IN ITALIA
Neue Freie Presse 20/6

Dal quartiere generale della stampa si comunica:

Il Governo Italiano, impensierito per gran numero di prigionieri fatti dagli eserciti degli Imperi Centrali, durante l'offensiva dell'autunno scorso, ha iniziato una violenta campagna giornalistica contro l'Austria accusandola di maltrattamenti d'ogni specie a carico dei prigionieri italiani. Di fronte a tali accuse, che si fanno di giorno in giorno più violenti, il Comando Militare Austriaco, per la tutela della verità e del suo decoro, crede opportuno di denunciare i seguenti fatti che si verificano in Italia a carico dei prigionieri austro-ungarici.

Ufficiali e truppa sono fatti segno di ogni sorta di ingiustizie. I tentativi di fuga che, secondo la Convenzione dell'Aia, dovrebbero essere puniti solamente in via disciplinare, sono puniti in via giudiziaria. Di nove ufficiali che il 22 maggio 1917 fecero un tentativo di fuga a Cortemaggiore, furono puniti otto a sei mesi di carcere dopo un'istruttoria durata due mesi e mezzo, uno a tre anni di reclusione per il fatto che si era procurato una carta topografica. Due attendenti che avevano procurato ai loro ufficiali due lampadine elettriche furono puniti a due anni di reclusione. Il tenente medico B. fu condannato ad un anno di carcere perchè era intervenuto presso il Comando del campo dei prigionieri al fine di ottenere la liberazione di un prigioniero austriaco, il quale, essendo legato al palo per punizione, era caduto in svenimento.

La punizione del palo e simili è usata in Italia per i prigionieri austriaci in modo barbaro. A Castelmaggiore furono legati alle colonne del corridoio del chiostro, il giorno 4 novembre 1916 parecchi ufficiali, fra i quali alcuni capitani ed un tenente di 44 anni, per una durata di parecchie ore ed insultati dai soldati italiani di guardia e da operai nel modo più umiliante, e ciò perchè non avevano voluto accettare alla mensa un alfiere, di nazionalità romena, sospettto di diserzione.
La truppa è fatta segno a punizioni e condanne draconiane. I rifiuti al lavoro sono puniti con condanne perfino di 20 anni di reclusione. I prigionieri feriti sono operati senza anestetico e se durante le operazioni non si mantengono tranquilli, vengono maltrattati e battuti dai soldati italiani di sanità.

Un tenente, ora restituito, fu operato sette volte senza narcotico e di conseguenza divenne pazzo. Un capitano, pure restituito, ha riferito che l'estate scorsa si impiegarono i prigionieri per inarcamento di agrumeti ed aranceti in regioni fortemente malariche e che quindi in quella situazione erano abbandonati dalla popolazione; la conseguenza fu che moltissimi si ammalarono e morirono di malaria. Nel campo di Averno si vedevano allora degli uomini ischeletriti, ridotti a pelle ed ossa che si reggevano in piedi a stento.

Sarebbe troppo lungo elencare tutti i dettagli in merito ed addurre degli altri fatti consimili, attestanti il trattamento inumano cui il Governo Italiano assoggetta i prigionieri di guerra; quanto si è esposto e che può essere dimostrato con documenti ufficiali, è più che sufficiente per far comprendere di quali colpe il Governo Italiano si sia macchiato.

giovedì 3 settembre 2020

Prima Guerra Mondiale Prigionia austriaca in Italia. Geografia dei Campi di Concentramento. CdA Torino ed Alessandria e Milano


SITUAZIONE DEI CAMPI
DI CONCENTRAMENTO PRIGIONIERI DI GUERRA
AUSTRO-UNGARICI IN ITALIA 1915-1918
(Tra parentesiU. = Ufficiali, C = Cadetti, S= Soldati, P=Prigionieri)

I Corpo d'Armata
Torino
Campo di concentramento di:
1.      Exilles..........(49 Ufficiali., 0 Cadetti., 15 Soldati.)= 64 Prigionieri
2.      Luserna San Giovanni..........(0 u., 0 c., 201 s.)= 201 P.
3.      Moncenisio..........(22 u., 3 c., 12 s.)= 37 P.
4.      Pinerolo..........(0 u., 0 c., 254 s.)= 254 P.
5.      Venaria Reale...........(9 u., 1 c., 252 s.)= 262 P.
6.      Torino Osp. Mre..........(0 u., 0 c., 22 s.)= 22P.
7.      Novara..........(0 u., 0 c., 2 s.)= 2 P.

II Corpo d'Armata
Alessandria
Campo di concentramento di:
1.      Alessandria..........(0 u., 0 c., 393 s.)= 393 P.
2.      Alessandria Osp. M.......... (0 u., 0 c., 107 s.)= 107 P.
3.      Casale Monferrato..........(0 u., 0 c., 626 s.)= 626 P.
4.      Castel Rocchero..........(0 u., 0 c., 227 s.)= 227 P.
5.      Frinco d'Asti..........(0 u., 0 c., 361 s.)= 361 P.
6.      Fossano..........(32 u., 0 c., 912 s.)=944 P.
7.      Gavi..........(0 u., 0 c., 567 s.)= 567 P.
8.      Stazzano..........(0 u., 0 c., 408 s.)= 408 P.
9.      Vigevano..........(0 u., 0 c., 309 s.)= 309 P.
10.  Voltaggio..........(0 u., 0 c., 499 s.)= 499 P.
11.  Arquata Scrivia..........(0 u., 0 c., 129 s.)= 129 P.
12.  Rigoroso..........(0 u., 0 c., 65 s.)= 65 P.
13.  Pavia Osp. M.re..........(0 u., 0 c., 1 s.)= 1 P.
14.  Savigliano..........( 0u., 0 c., 63 s.)= 63 P.

III Corpo d'Armata
Milano
Campo di concentramento di:
1. - ..........(- u., - c., - s.)= - P.


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