Post n. 3
23.07.18
Mio adorato consorte!
Sono priva di tue notizie da
molto tempo, sto in pensiero per te, so che sei malato, se è possibile vorrei
sapere quello che fai. Ti dico che la mia salute è ottima e anche i bambini
stanno bene, il piccino poiché è tanto bello, parla che sembra che abbia un
anno, ha spuntato un dente e cammina per una manina, se tu la vedessi come è
carino che è il divertimento di tutti.
Ti dico che tutti stiamo bene
e come vado sperando che anche tu vada migliorando. Attilio mio, non hai
ricevuto niente da me che ti ho spedito tanta roba buona? Dalla Croce Rossa lo
ricevi il pane?
Gli interessi vanno al solito,
stai contento, fatti coraggio, ti bacio insieme ai piccini e tutti.
Sono la tua sposa Emma.
Siamo al 23 luglio 1918, Emma è
priva di notizie da parecchio tempo, la malattia del marito la preoccupa ed è
desiderosa di aver sue notizie. Come nelle precedenti cartoline Emma
tranquillizza il marito, in casa stanno tutti bene e non manca di dare notizie
del bambino a cui è spuntato il primo dente e inizia a camminare sostenuto per
una manina.
Emma, come abbiamo avuto
occasione di leggere nelle precedenti cartoline, ha inviato al marito parecchi
pacchi viveri contenenti diversi generi alimentari ma non ha ricevuto alcuna
conferma dell’arrivo dei pacchi a destinazione.
In questa cartolina Emma fa riferimento al pane per i prigionieri
distribuito dalla Croce Rossa, la Croce Rossa, oltre alla assistenza morale e
sanitaria, diede vita ad una straordinaria mobilitazione per il rifornimento ai
prigionieri di guerra di pacchi viveri e razioni di pane, non poche furono nel
Paese le iniziative di raccolta fondi destinate al pane per i prigionieri di
guerra.
Questa è l’ultima cartolina nella
nostra disponibilità, forse è l’ultima inviata da Emma prima che le autorità le
comunicassero la morte del soldato Cresci Attilio avvenuta il 17 maggio 1918
per malattia nel campo di prigionia di Feldbach, come riporta l’Albo d’Oro dei
Caduti della Grande guerra.
Durante la ricerca di notizie sul
soldato Cresci, un sito presente sulla rete, rivela che un soldato di nome
Cresci Attilio, anch’esso figlio di Lorenzo, nato lo stesso giorno e nello stesso
paese del nostro, si troverebbe sepolto nel Sacrario militare di Fagarè nel
comune di San Biagio di Callalta (TV), unica differenza la data di morte, il 1 aprile
1918, avvenuta probabilmente in località Caposile.
Particolare assai curioso. Si è
recuperato il ruolo matricolare dall’Archivio di Stato di Firenze e si è
chiesto al Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti (Onorcaduti) di
avere notizie circa il luogo di effettiva sepoltura del soldato Cresci Attilio.
Certamente non bastano le lodi
per descrive l’opera e il lavoro profusi in questi 100 anni da Onorcaduti, ma
in questa occasione, e ad onore del vero, con celerità e cortesia, è giunto il
diniego alla diffusione di informazioni concernenti il caduto in questione, in quanto tali notizie sono riservate ai
parenti e a pochi altri soggetti istituzionali ma non ai ricercatori.
Probabilmente è necessario un
intervento normativo che consenta, anche ai ricercatori di accedere alle
notizie attinenti le sepolture dei caduti in guerra, sino a quel momento,
probabilmente, il mistero della sepoltura del soldato Cresci Attilio di Lorenzo
proseguirà……….
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