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mercoledì 14 ottobre 2020

Grande Guerra Impiego dei prigionieri i zona di guerra. Disposizioni



R. Esercito Italiano
COMANDO SUPREMO
Ufficio ordinamento e Mobilitazione
N. 23900 di protocollo R.S.
22 settembre 1918
OGGETTO: Impiego prigionieri in zona di guerra
Allegati 4.
Ai Comandi delle armate e G. U. autonome;
intendenza generale intend. Armate,
e per conoscenza:
comandi piazze marittime;
comandi generali cavalleria, artiglieria e genio;
Ministero della Guerra-Div. S.M.
Ministero della Guerra-Commissione prigionieri di guerra;
ufficio affari generali Comando Supremo;
servizio informazioni Comando Supremo;
delegazione della commissione prigionieri di guerra-Padova;
a tutti gli edifici del Comando Supremo

In seguito a speciali accordi presi col Ministero della Guerra, allo scopo di assicurare per l'avvenire l'immediata utilizzazione della maggior parte di prigionieri di guerra, si dispone che d'ora innanzi tutti i prigionieri di guerra, all'atto della loro cattura, vengano subito avviati ai campi di concentramento di armata che si indicano in appresso, ove rimarranno a disposizione di questo comando per il loro ulteriore impiego.
In conseguenza sentito il parere della competente commissione per i prigionieri di guerra presso il Ministero della Guerra e dell'Intendenza generale dell'Esercito si dispone quanto segue:

1° - Le singole armate provvederanno alla immediata riorganizzazione dei seguenti campi di concentramento prigionieri, già in parte esistenti, in modo da renderli atti a ben rispondere allo scopo, facendo all'uopo a questo comando (Ufficio Ordinamento e Mobilitazione) tutte le proposte che riterranno nel caso per assicurare il loro migliore funzionamento ed avvertendo che tutti gli altri campi eventualmente esistenti nel territorio delle armate dovranno essere sciolti non appena i corrispondenti campi in via di formazione saranno in grado di funzionare;

1° Armata    1° campo concentramento prigionieri-Verona
3° Armata    3° campo concentramento prigionieri-Ferrara
4° Armata    4° campo concentramento prigionieri-Cittadella
6° Armata    6° campo concentramento prigionieri-Mirabelli
7° Armata    7° campo concentramento-Castenedolo
8° Armata    8° campo concentramento prigionieri-Resana
9° Armata    9° campo concentramento prigionieri-(di riserva) da stabilirsi a suo tempo.

2° - Comandi dei campi suddetti dovranno assumere gradualmente un organico ed un funzionamento analogo a quello di un comando di reggimento di fanteria, avvertendo che ogni campo deve essere sicuramente in grado di ricoverare temporaneamente fino a 4.000 prigionieri, pur prevedendo la possibilità di doverne ricoverare un numero anche assai maggiore in caso di vaste operazioni. La truppa possibilmente verrà alloggiata in baracche od altrimenti attendata; gli ufficiali invece dovranno essre ricoverati in fabbricati o baracche con tutti i locali di servizio generale (ufficio comando, infermeria, padiglioni di isolamento, vivanderia, cucina, bagni, ecc.).

3° - I campi di concentramento dovranno considerarsi a tutti gli efetti disciplinati e amministrati come enti mobilitati alla diretta dipendenza dei rispettivi comandi di armata nel cui territorio risiedono. Ciascun campo assumerà perciò numerazione corrispondente a quella del comando di armata da cui dipende ed avrà un centro di mobilitazione il "Deposito Prigionieri di Guerra di Mantova"il quale dipenderà dalla Delegazione della Commissione prigionieri di guerra (presso il Ministro della Guerra di padova).

4° - Il funzionamento di ciascun campo sarà regolato dai singoli comandi di armata sulle seguenti basi:
all'atto dell'arrivo dei prigionieri ai campi di concentramento i singoli comandi dei campi dovranno subito provvedere:

Prigionieri Ufficiali
Dovranno essere subito suddivisi per nazionalità ed alloggiati in locali separati dalla rispettiva truppa. Tutti poi senza eccezione di sorta, appena ultimato il periodo contumaciale imposto dalle autorità sanitarie, dovranno a seconda della nazionalità essere sgomberati sui seguenti campi di concentramento del Paese:

Ufficiali, alfieri, apsiranti cadetti: prigionieri e disertori di nazionalità czeco-slovacca: Badia di Sulmona;
Ufficiali, alfieri, aspiranti cadetti: prigionieri e disertori di nazionalità polacca: Casagiove (Caserta);
Ufficiali, alfieri, aspiranti cadetti: prigionieri e disertori di nazionalità rumena: Cittaducale (Aquila);
Ufficiali, alfieri, aspiranti cadetti: prigionieri e disertori di nazionalià jugo-slava: Nocera Umbra;
Ufficiali, alfieri, aspiranti cadetti: prigionieri e disertori di nazionalità italiana: Luserna S. Giovanni;
Ufficiali, alfieri, aspiranti cadetti: prigionieri e disertori di altre nazionalità: Cassino;
Ufficiali, alfieri, aspiranti cadetti: prigionieri e disertori di altre nazionalità: Polla (Salerno).

Prigionieri di truppa
Dovranno essere subito suddivisi a seconda dellamloro nazionalità e con le prescritte modalità in centurie, utilizzando per tal inquadramento nell'interno di ciascun campo i graduati esistenti fra i prigionieri stessi. Tre o quattro centurie formeranno una compagnia agli ordini di un ufficiale inferiore italiano, designato dal comando di ciascun campo.
Per ogni prigioniero dovrà pure essere subito compilata la cedola di cui alla lettera e).
I prigionieri di truppa di nazionalità czecoslovacca ed italiana, appena espletate le prescritte politiche contumaciali e amtricolari (e per quelli di nazionalità czeco-slovacca anche quelle di accertamento da parte di competenti commissari) dovranno per accertamento da parte di competenti commissari) dovranno per cura del comando di ciascun campo essere sgomberati rispettivamente sul campo di Avezzano (czeco-slovacchi) e su quello di Isernia (italiani).
Così pure qualora i prigionieri di truppa per una ragione qualsiasi dovessero essere internati nel territorio, dovranno con le prescritte modalità a seconda della nazionalità essere sgomberati sui seguenti campi di concentramento del Paese:

Disertori, prigionieri di truppa nazionalità polacca: S. Maria Capua Vetere;
Disertori, prigionieri di truppa nazionalità rumena: Urbania;
Disertori, prigionieri di truppa nazionalità jugo-slava: Casale D'Altamura;
Disertori, prigionieri di truppa nazionalità czeco-slovacca: Avezzano;
Disertori, prigionieri di truppa nazionalità italiana: Isernia;
Disertori, prigionieri di truppa nazionalità italiana: Luserna S. Giovanni (Torino);
Disertori, prigionieri di altre nazionalità: Servigliano.

È fatta facoltà agli uffici informazioni delle singole armate di prelevare dai contingenti prigionieri comunque affluiti ai rispettivi campi di concentramento tutti quei prigionieri che, per la loro nazionalità, essi ritengano poter utilmente impiegare nel servizio di informazioni e propaganda, prendendo all'uopo preventivi accordi coll'ufficio ordinamento e mobilitazione di questo comando.
Anche per costoro però prima che abbandonino il campo dovrà essere compilata la cedola di cui sopra, da trasmettersi alla commissione di guera in Roma.
Contemporaneamente alle operazioni di cui alla lettera a) le compagnie prigionieri dovranno gradatamente ricevere l'inquadramento necessario per essere impiegate quali riparti lavoratori. I comandi di armata interessati provvederanno a fornire il personale di inquadramento e scorta scegliendolo sul complesso dei dipendenti riparti fra gli ufficiali e militari di truppa di M. T. (classi 1876-77-78) ovvero di calsse più anziana del 1890 se trattasi di presunti permanentemente inabili alle fatiche di guerra, ovvero esonerati dal prestare servizio in prima linea ( a mente delle circolari ministeriali 271 G. M. 1918 e 542 G. M.  1916 ).
Di massima si tenga presente per tal inquadramento che per ogni compagnia formata con prigionieri di nazionalità avversa alla causa degli alleati (tedesco-ungheresi) sono sufficienti 7-8 ufficiali inferiori di cui un capitano e 10-12 milioni di truppa (di cui almeno 5 ottimi graduati) mentre per le compagnie costituite con elementi  di nazionalità non contraria alla causa degli alleati (jugoslavi, romeni, polacchi, ecc.) bastano 5-6 ufficiali inferiori e 8-10 militari di truppa. La scorta di massima deve calcolarsi in base al 5-10% della forza.

Salvo eccezioni di carattere sanitario entro 20 giorni dall'arrivo dei prigionieri ai campi di concentramento le compagnie prigionieri lavoratori dovranno esser pronte a muovere e come tali segnalate a questo comando (Ufficio Ordinamento e Mobilitazione) dai comandi di armata.

a) Ai prigionieri di guerra spetta il trattamento disciplinare di cui al paragrafo 373 del Servizio in guerra-parte II.

b) Agli effetti del servizio matricolare dovranno essere compilati per cura del comando di ciascun campo e sotto perosnale responsabilità del suo comandante appositi elenchi dei prigionieri e per ciascuno apposte cedole come già praticasi presso i campi di concentramento del Paese, colle norme e modalità cui all'allegato n. 1.

c) Il servizio sanitario (periodo contumaciale-misure profilattiche del caso, ecc.) verrà regolato dalle singole intendenze di armata secondo le norme già all'uopo impartite dall'intendenza generale, in accordo con l'Ispettore Sanitario Militare. Altrettanto dicasi per il servizio viveri, vestiario, ecc.

d) Per il trattamento economico sia del personale d'inquadramento e scorta sia dei prigionieri di guerra vedi allegato n. 2.

e) Per quanto riflette l'inoltro ed il ricevimento della corrispondenza dei prigionieri di guerra vedi allegato n. 3.

f) I comandi di armata entro il giorno 1° e 16 di ogni mese trasmetteranno uno specchio della forza dei prigionieri di guerra presenti nei rispettivi campi alla data stessa, conforme al modello annesso (vedi allegato n. 4).

Per il necessario collegamento dei singoli campi di concentramento colla commissione prigionieri di guerra presso il Ministero della Guerra si stabilirà in padova (presso il comando della divisione territoriale di Padova) una delegazione della commissione stessa composta di un ufficiale superiore delegato dalla medesima (maggiore commissario CHIELI Federico). Di un ufficiale superiore delegato di questo comando (maggiore M. T. PALIOTTI Gaetano) e di un ufficiale subalterno segretario (tenente RIGHO Giovanni del comando di tappa di Padova). Detta Delegazione dipenderà direttamente da questo comando (Ufficio Ordinamento e Mobilitazione) per quanto riflette l'organizzazione e l'impiego delle compagnie prigionieri sui lavori.
Perciò sotto la data di pubblicazione della presente circolare la commissione prigionieri della zona di guerra nominata provvisoriamente per l'immediata utilizzazione dei prigionieri di guerra recentemente catturati deve considerarsi sciolta ed il personale a disposizione di questo comando.
Si gradirà ricevere entro il 15 del mese di ottobre p.v. assicurazione circa la compiuta sistemazione dei suddetti campi di concentramento prigionieri avvertendo che sarà quanto prima diramata per cura dell'Intendenza Generale la nuova raccolta delle disposizioni di carattere permanente relative ai prigionieri di guerra ed ai disertori del nemico con tutte le norme particolareggiate per la sistemazione stessa.

IL SOTTOCAPO DI STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO
Badoglio






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