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mercoledì 28 ottobre 2020

Politica dei prigionieri da parte italiana. Novembre 1918


REGNO D'ITALIA
MINISTERO DELL'INTERNO
DISPACCIO TELEGRAFICO
Roma, addì 14 novembre 1918
S.E. Generale Diaz
Comando Supremo


A suo telegramma N. 202.
 Sono sostanzialmente d'accordo. Io ritengo che il primo atto che formalmente si deve compiere è la dichiarazione di prigionieri di guerra di tutti i militari che già appartennero all'esercito austro-ungarico, salvo a consentire la liberazione ed il ritorno al domicilio di coloro che appartengono alle terre da noi occupate. 

Tale liberazione deve avvenire sotto due condizioni: 

primo, che sia opportunamente verificata l'appartenenza territoriale suddetta; 

secondo, che l'individuo non risulti per se stesso temibile. Tali norme io dichiarai ai deputati del trentino che si sarebbero dovute applicare agli italiani redenti e non vi sarà quindi nessuna ragione per non applicarli ugualmente a quelli di nazionalità slava. Resta bene inteso che nella esecuzione di tali criteri gioverà evitare ogni forma di inutile durezza che inasprisce gli animi senza risultato pratico.

PRESIDENTE CONSIGLIO MINISTRI
Orlando


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