rubrica dedicata ad argomenti che potrebbero essere utilizzati di base per avviare delle ricerche, oppure delle tesi di studio. La Rubrica era corredata da foto, che sono state omesse
TEMI
DI RICERCA
Alimentare la Memoria[1]
Questa rubrica vuole proporre
temi di ricerca su argomenti di particolare rilievo. E’ stata creata nella
convinzione, che se si vuole preservare la memoria, è essenziale conoscere in
profondità ogni aspetto della memoria stessa. Presentare degli specifici
argomenti, anche con corredo
iconografico, può aiutare a “fare” memoria. I campi de temi sono, come
facilmente intuibile, quello della Prigionia di Guerra, quello Internamento e
quello della Guerra di Liberazione 1943-1945. I primi due sono temi areali:
infatti, oltre a porre la dovuta attenzione all’Internamento in Germania nel
1943-1945, con il dovuto rilievo alla vicenda degli IMI, ma anche di tutti gli
Italiani coinvolti in questa tragica situazione, come i Deportati
Politici, e tutte le altre categorie che
i nazisti consideravano nemiche, si
spazierà sulle varie forme di Internamento che si sono avute nel 900, un secolo
che si sarà stato breve, ma che sicuramente è il secolo dei campi di
concentramento. Così si può parlare e trattare temi dell’internamento degli
Herrero agli inizi del secolo, al genocidio degli Armeni nel 1915-16, argomento
molto approfondito per la sua attualità estrema, dell’internamento tra le due guerre e
soprattutto l’Internamento dal 1945 ad
oggi, dove spicca la Cina ,
che con la sua legislazione sulla rieducazione presenta elementi di estremo
interesse. Per la Prigionia
di guerra, i temi riguardano innanzi tutto quella italiana dall’unità ad oggi,
ma anche quelle straniere nell’interesse collegato alle situazioni attuali.
Infine la guerra di liberazione, che rappresenta una campo di indagine
soprattutto per la conservazione di quella memoria, attraverso i suoi simboli,
che sono continuamente minacciati più che da contrasti ideologici, da
sciatteria, superficialità , qualunquismo ed oblio. (M.C.). Normalmente
verranno proposti dieci temi sulle aree predette con indicazioni di riferimento
per avviare ricerche e studi. Il collegamento con la rete è assicurato tramite
i blog di riferimento della rivista (www.internamentoereticolati.blogspot.com;
www.prgioniadiguerra.blogspot.com,
www.secondorisorgimento.blogspot.com),
con cui attraverso i post ed i commenti
ai post, si colloquia.
I temi proposti in questo numero:
-
Internamento.
Campi profughi per ebrei. 1945-1951
-
Internamento. L’internamento Femminile in
Germania 1943-45.
-
Internamento. Il trattamento e la vita nei campi come
indice di civiltà
-
Internamento.
Fasi Propedeutiche. Le Leggi Razziali in Italia 1938
-
Internamento. La denazificazione in Germania
ad opera della URSS. 1945-1951
-
Internamento. Giornata delle Memoria. Ipotesi
di struttura
-
Prigionia di Guerra. Prigionieri Alleati alla
Testa di Ponte di Anzio.
-
Guerra di Liberazione. Monumento Battaglia
del Musone. Le Pietre devono parlare
- Internamento. Campi profughi per ebrei. 1945-1951
Al momento della sconfitta della Germania, per gli ebrei, nel periodo 1945-1951 la vita
nei campi di internamento in Europa continua. Nella cartina i principali campi gestiti dalle quattro
potenze vincitrici oltre che in Italia. Sono disponibili il numero dei profughi
ebrei nel 1946 ed il numero degli ebrei
nella zona occupata nel 1945. Le fonti sono di origine anglosassone.
Possibilità di un articolo di 3-4 pagine. (contatto prigionia@libero.it)
- Internamento.
L’internamento Femminile in Germania 1943-45.
L’internamento femminile
rappresenta uno dei temi di ricerca più interessanti e poco sviluppato. Vari
studi sono stati condotti negli anni settanta su come la donna potesse vivere e
sopravvivere in un ambiente di violenza estrema quale un campo di
concentramento. Ma soprattutto il focus che qui si vuole porre è il rimpatrio e
in quali condizioni la donna possa essere riammessa nella vita normale copo una
esperienza del genere. Ulteriori dati ed informazioni su www.internametnoereticolati.blogspot.com;
per contatti: prigionia@libero.it
- Internamento. Il trattamento e la vita dei campi come indice di
civiltà
Le condizioni materiali degli
internati erano tali che gli oggetti di proprietà potevano stare bene in uno
zaino. Era tutto quello che riuscirono a portare a casa dall'internamento.
Il Trattamento e la vita
nei campi è un altro argomento di estremo interesse, in quanto è li che si vede
come la Potenza detentrice o chi gestisce il campo manifesta il suo modo di
considerare l'internato. Bibliografia eccellente e materiale documentario
disponibile. (contatti per ulteriori informazioni: prigionia@libero.it)
- Internamento.
Fasi Propedeutiche. Le Leggi
Razziali in Italia 1938
Oltre all’aspetto giuridico, di cui esiste una buona documentazione, la
ricerca dovrebbe essere incentrata sugli aspetti sociologici, economici e
relazionali. Sopratutto indagare come i “cittadini ariani” hanno accettato
queste leggi e se vi sono stati casi in cui si è approfittato di simili
circostanze. Interessante anche l’aspetto riguardate il dopo 1945, ovvero al
momento della loro abrogazione, quali sono stati i risarcimenti e quali i
provvedimenti adottati.
- Internamento.
La denazificazione in Germania ad opera della URSS. 1945-1951
Al termine della guerra nell’estate 1945 i vincitori vararono in piano
volto a denazificare la
Germania e, in genere l’Europa. Gli Stati Uniti avevano piani
precisi sul futuro della Germana, che poi in gran parte non attuarono. L’Unione
Sovietica avviò programmi precisi volti a singoli individui esponenti di
medio-basso livello del regime nazista e procedette contro di loro con misure
amministrative, internamenti e attività varie. Chi gestiva questa attività era
la polizia politica NKVD che organizzò numerosi campi nel settore sovietico della
Germania. L’attività si protrasse dal 1945 fino al 1951. Fonti bibliografiche
di origine anglosassone disponibili. (contatti prigiona@libero.it)
- Internamento.
Giornata delle Memoria. Ipotesi di struttura
L'ipotesi di
una pianificazione per l'anno successivo può essere utile per una preparazione
della Giornata della Memoria ha tutto tondo. Il messaggio che si deve preparare
deve essere calibrato sui destinatari, ovvero i ragazzi delle scuole superiori. I concetti devono essere chiari e
concisi in base a dei "capstone", che possono essere individuati nei seguenti:
. L'Ideologia
. La legislazione razziale
. Le discriminazioni
. I Ghetti
. La Soluzione Finale
. I Campi
. I processi
.La Memoria
Per ogni "capstone" si deve dare la definizione del
medesimo, la descrizione, alcuni esempi, e il commento finale.
Per evitare che il lavoro possa superare la soglia della sintesi ed essere appesantito, si rinvia per eventuali approfondimenti o ulteriore documentazione ai siti di riferimento o a questo blog.
Eventuale documento di pubblicazione, può avere questa struttura: Copertina, Titolo, Presentazione, Prefazione, Testo, Postfazione, Bibliografia di riferimento, Corredo Iconografico.
. L'Ideologia
. La legislazione razziale
. Le discriminazioni
. I Ghetti
. La Soluzione Finale
. I Campi
. I processi
.
Per
Per evitare che il lavoro possa superare la soglia della sintesi ed essere appesantito, si rinvia per eventuali approfondimenti o ulteriore documentazione ai siti di riferimento o a questo blog.
Eventuale documento di pubblicazione, può avere questa struttura: Copertina, Titolo, Presentazione, Prefazione, Testo, Postfazione, Bibliografia di riferimento, Corredo Iconografico.
Disponibile ampia bibliografia. Contatti ( prigionia@libero.it)
- Prigionia
di Guerra. Prigionieri Alleati alla Testa di Ponte di Anzio.
Il tema di ricerca sulla prigionia di
guerra riguardante la testa di ponte di
Anzio presenta una interessante documentazione, frutto della attività di
propaganda tedesca. Serviva al tempo per convincere le opinioni pubbliche
anglosassoni che era praticamente impossibile sbarcare nella “Fortezza” Europa
e quindi ogni tentativo si sarebbe risolto in un disastro. Dopo Dieppe,
nell’agosto 1942, in
cui si voleva dimostrare che uno sbarco era possibile solo se si sarebbe
conquistato un porto, indispensabile per l’alimentazione logistica delle forze
sbarcate. Senza questa conquista, ogni sbarco non avrebbe avuto successo. Lo
sforzo tedesco era notevole, tutti conviti a Berlino, che un riuscito sbarco in
Europa degli Alleati avrebbe significato la sconfitta della Germania. Materiale
iconografico e documentale disponibile, anche in collaborazione con il Museo
dello Sbarco di Anzio. (contati prigionia@libero.it)
- Guerra
di Liberazione. Monumento Battaglia del Musone. Le Pietre devono parlare
Il monumento eretto a ricordo dei 147 Caduti
Italiani per il forzamento del Musone e la liberazione di Jesi
Dopo la
vittoria di Filottrano, nel quadro della manovra per la conquista di Ancona, il
C.I.L. Corpo italiano di Liberazione, ebbe il compito di proteggere il fianco
del II Corpo Polacco. La direttrice operativa del C.I.L. prevedeva scendere
dalle colline di Filottrano nella valle del Musone, attraversare questo fiume e
puntare su Rustico, per procedere verso Santa Maria Nuova, e conquistare Jesi.
La manovra riuscì e dal 10 al 20 luglio il C.I.L. operò nella vallata del
Musone. A ricordo di quei avvenimento, che costarono al C.I.L. stesso oltre 147
morti, fu eretto in località Casenuove, Comune di Osimo, un monumento con una scritta significati “Non ci dimenticate”. Il problema è che oggi la stragrande
maggioranza di persone che vi passa e
guarda questo monumento non sa di che cosa si stia parlando ne tantomeno è a
conoscenza del significato storico. L’obiettivo è quello di dotare il monumento
di tre/quattro cartelloni e piante in pietra illustrativi che spieghino il
significato del monumento stesso, ripristinando una memoria che altrimenti è
perduta.
Ampio materiale è disponibile su
“www.corpoitalianodiliberazione e sul blog particolare coltrinairmarche1944.blogspot.com.
Contatti: ricerca23@libero.it
[1] A cura della redazione: I Temi di ricerca sono così suddivisi Internamento: Alessandra Caruso, Fabiana Urbani;
Prigionia di Guerra:Stefano Ricci, Salvatore Rizzi, Federico De Renzi; Guerra di Liberazione:Filippo Romeo, Antonella Troiani
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